Ternana, Luigi De Canio e l'esperienza in rossoverde

Ternana, Luigi De Canio e l'esperienza in rossoverde

21 febbraio 2018-19 gennaio 2019. L'avventura in rossoverde di Luigi De Canio. Nella giornata di ieri, dopo aver perso 1-0 contro il Fano, l'allenatore lucano è stato esonerato dal Presidente Ranucci. Un'esperienza, quella con le Fere, che non ha portato ad un feeling vero e proprio tra tutte le componenti: giocatori, staff e tifosi. Tanti scricchioli e poche soddisfazioni per un tecnico dalla lunga carriera e dalla comprovata esperienza nel calcio.

Luigi De Canio dall'apice alla retrocessione

Arrivato a febbraio dello scorso anno, alla prima in rossoverde, il tecnico De Canio centrò subito una vittoria. 2-1 contro la Cremonese dell'ex Tesser, era il 3 marzo 2018, e speranza salvezza ancora intatte. L'apice lo si è avuto nel derby contro il Perugia. Partita ribaltata e straregionale, allo stadio "Curi", portata a casa dopo 27 anni. I 3000 tifosi al ritorno Liberati, il trionfo, la festa rossoverde. Poi? Cinque sconfitte consecutive e la retrocessione in Serie C come ultima classificata.

Luigi De Canio dalla ricostruzione all'esonero

In questa stagione la dirigenza rossoverde, dopo aver contrattualizzato il tecnico fino al 2021 in precedenza, riparte da De Canio. L'allenatore, insieme al direttore sportivo Danilo Pagni, effettuano una rifondazione della rosa. Via, quasi tutti, gli artefici della retrocessione, dentro tanti calciatori di esperienza con militanza in categorie superiori supportati da giovani promettenti. La situazione ripescaggio in Serie B rallenta il campionato della Ternana, la quale inizia a giocare nel torneo di Serie C soltanto il 30 settembre. Poi la frattura con Pagni e "l'allontanamento" del dirigente di Castrovillari. Dopo una serie di buoni risultati, 20 punti in 10 gare disputate, a Pordenone qualcosa si inceppa anche all'interno dello spogliatoio. La Ternana subisce un ko per 1-0 nello scontro diretto con i ramarri, perde l'imbattibilità stagionale ed inizia il periodo nero di risultati. Nel frattempo si logora il rapporto tra Diakitè, pilastro fino a quel momento della difesa, ed il tecnico.

Nella domenica successiva le Fere perdono in casa contro il Vicenza, poi rivedono la luce con le vittorie su Rimini e Fermana, per poi sprofondare a Bolzano (sconfitta) ed in casa con la Giana Ermino (pareggio).  Al termine di questa gara dure le parole del Presidente Ranucci, il quale prende la decisione di mandare tutti in ritiro ma conferma il tecnico. Nella partita seguente il ko di Ravenna. Il giorno dopo, alla ripresa degli allenamenti, Ranucci comunica alla squadra che De Canio non è più l'allenatore. Il patron Bandecchi però rimette al suo posto il mister di Matera e quest'ultimo decide di sollevare dai propri incarichi Fabris e Brevi rei, il giorno prima, di aver fatto allenare insieme alla squadra il "fuori rosa" Diakitè. Alla vigilia di Natale dura contestazione dei tifosi nei confronti del tecnico. De Canio va avanti, nel frattempo arriva il ds Luca Leone, le Fere battono in casa il Teramo e la panchina rimane saldamente incollata all'ex Udinese. Nell'ultima gara dell'anno, a Rimini, dopo solo 18' minuti di gioco il match viene sospeso per nebbia. Poi la pausa invernale ed il ritorno al campionato. Il Fano vince a Terni e De Canio saluta la Ternana.

DE CANIO ED IL RAPPORTO CON LA PIAZZA TERNANA

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