Ternana, un digiuno di vittorie da record nonostante piccoli segnali positivi

Ternana, un digiuno di vittorie da record nonostante piccoli segnali positivi

L’astinenza da vittorie ha assunto i connotati di una striscia negativa da record. Sedici partite senza i tre punti per le Fere, un autentico girone di ritorno a secco. Nessuno, al momento, nei campionati professionisti è riuscito in questa ‘impresa’ dato che, anche la Paganese, si trova a tredici turni di digiuno. Se computiamo anche la Coppa Italia le gare diventerebbero ben diciassette, a quattro gare dal record ‘storico’ del club timbrato a cavallo tra il 1959/1960 e 1960/1961 (ventuno ndr). Si è riusciti perfino a scavallare i minimi del campionato 1992/1993 dove quella Ternana recitò un ruolo da comparsa, nel torneo di Serie B, prima di salutare con anticipo la seconda massima divisione italiana. Non ci sono precedenti così negativi neppure analizzando il percorso dall’inizio di un nuovo anno. Eppure la sensazione, soprattutto da queste ultime gare in trasferta, è stata la medesima. Si è arrivati a sfiorare la vittoria, accarezzandola, ma non riuscendo ad acchiapparla. A Vicenza le Fere hanno sciupato nella ripresa almeno tre nitide occasioni, davvero unica quella capitata a Boateng nei minuti di recupero. Sul terreno insidioso del Recchioni il centravanti Daniele Vantaggiato ha fallito il secondo penalty della sua stagione, il quarto complessivo calciato da Defendi e compagni, su sei assegnati. Insomma due punti che potevano diventare sei e trasformare il finale di campionato in qualcosa di più interessante e meno preoccupante, dal punto di vista della graduatoria. Al momento infatti le Fere devono ancora raggiungere la quota salvezza, a questo punto fissata presumibilmente a 42 punti. Si trovano in una sorta di limbo, a tre lunghezze dall’ultimo pass play off ma altrettanti dalla zona rossa. Il motivo è molto semplice. Nel girone di ritorno lo score recita otto pareggi ed altrettante sconfitte maturate. Con le stesse squadre affrontate all’andata si era riusciti ad ottenere ventisei punti, un vero e proprio cratere di differenza. In mezzo ci sono otto gol subiti nei primi dieci minuti di primo o secondo tempo e sette rigori fischiati contro. In questo 2019 da incubo Fabio Gallo (sei punti in dieci panchine ndr) ha lavorato sull’aspetto fisico, oltre che mentale della squadra. Non è un caso che nelle ultime tre gare contro Pordenone, Vicenza e Fermana la Ternana è cresciuta nella ripresa prevalendo sugli avversari, in debito di ossigeno. Una primavera che però non ha visto splendere completamente i colori rossoverdi i quali assumono, ancora ad oggi, sfumature piuttosto opache.

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