SERIE B BOLOGNA La redazione di www.1000cuorirossoblu.it presenta il prossimo avversario della Ternana ossia il Bologna di Diego Lopez, questa la seconda parte dell’articolo cortesemente inviatoci nella giornata odierna
CENTROCAMPO - Ai piedi di San Francelino Se rispetto alla passata stagione la difesa risulta mutata per un buon 50%, a metà campo la rivoluzione è quanto mai totale. La prima novità riguarda l'uso di un metodista capace di dettare i tempi in cabina di regia: parliamo naturalmente di Francelino Matuzalém, il playmaker che tanto è mancato al Bologna versione 2013-2014. Rilevato a costo zero dal Genoa, Matuzalém sarà, con le dovute e sacrosante proporzioni, il Pirlo di mister López, ovvero quell'elemento in grado di ungere con l'olio della qualità gli ingranaggi del gioco rossoblù, arrugginiti oltremodo in seguito all'addio di Diamanti. Il lavoro di fino del brasiliano, fulmineo di pensiero ma non certo di gamba, necessita di un paio di fidi scudieri disposti a fare legna nella zona nevralgica del campo. A tal proposito, risulterà prezioso l'apporto di due faticatori come Franco Zuculini e Federico Casarini. Il primo è il classico bambino prodigio non in grado di dare continuità alle ottime prestazioni degli esordi, condite da legittimi sogni di grandeur, paragoni rivelatisi troppo ingombranti ed una chiamata in nazionale davvero speciale, in quanto stabilita da un CT d'eccezione: Diego Armando Maradona. Giunto sulla soglia delle ventiquattro primavere, l'ormai ex "nuovo Mascherano" ha l'occasione per dimostrare a tifosi e addetti ai lavori che l'esordio di cinque anni fa con la nazionale Albiceleste non è stato un madornale svarione del mitico Pibe. Con Casarini si corrono meno rischi; il carpigiano cresciuto nel vivaio rossoblù ha collezionato settantadue caps con la maglia del Bologna tra il 2008 e il 2012. Archiviate le esperienze a Cagliari e a Lanciano, il polivalente centrocampista è ritornato all'ovile in vista di una stagione da probabile protagonista. Al ruolo di comprimario si candida anche l'italo-tunisino Karim Laribi, reduce da dodici presenze e tre reti in mezza stagione trascorsa ad inseguire il sogno Serie A con il Latina. Pur avendo caratteristiche marcatamente offensive, il giovane scuola Inter sa disimpegnarsi con profitto anche come mezzala sinistra, ruolo che non gli preclude qualche letale scorribanda offensiva. Grande curiosità aleggia intorno alla figura dell'ultimo arrivato Marchel Büchel. Il centrocampista nato ventitré anni fa a Feldkirch, la stessa città che ha dato i natali a Stojanović, ha disputato l'ultimo campionato al Lanciano in compagnia di Casarini e può vantare nel curriculum addirittura due gettoni nell'edizione 2010-2011 dell'Europa League. Tra i due estremi cronologici si collocano le parentesi di Gubbio e Cremona, con la Juventus sempre vigile nel monitorare i progressi del talentino austriaco. Chi sa che non esploda proprio a Bologna. Un discorso a parte merita Diego Pérez. I frequenti acciacchi e la traballante tenuta fisica palesata nell'ultima stagione non hanno scoraggiato più di tanto la dirigenza del Bologna, che non ha esitato a far firmare al mediano, ormai svincolato, un contratto annuale, bissando quanto accaduto nell'estate 2013. Ipotizzabile un utilizzo part-time per l'uruguagio, recordman di presenze con la nazionale Celeste alle spalle del mostro sacro Forlàn. L'esperienza ed il proverbiale agonismo del Ruso basteranno a sopperire all'evidente declino atletico?
ATTACCO - A. A. A. Gila cercasi Ventotto gol realizzati dei quali appena undici nell'intero girone di ritorno, due centrocampisti (Diamanti e Kone) come migliori marcatori di una squadra il cui "bomber" più prolifico (le virgolette sono d'obbligo, trattandosi del Churry Cristaldo) è andato a segno quattro volte: sono a dir poco eloquenti i numeri dell'attacco rossoblù nella stagione '13-'14, un attacco che, complice la retrocessione, è stato oggetto di un sensibile colpo di spugna. Congedati con una pacca sulla spalla e zero rimpianti il tanto volenteroso quanto fumoso Churry, il punto interrogativo vivente che risponde al nome di Daniele Paponi e, soprattutto, quel Rolando Bianchi chiamato a sostituire Alberto Gilardino (tredici centri nel 2012-2013) ma ben presto ribattezzato "palo della luce" dalle parti del Dall'Ara, è ufficialmente cominciata l'era del tridente. Nuovo terminale dell'avanguardia rossoblù sarà Daniele Cacia ('83), uno che in A non ha mai saputo sfondare (per lui un bottino non proprio esaltante due reti in trentotto presenze totali nella massima serie) ma che in cadetteria è solito fare la voce grossa, come dimostra il titolo di capocannoniere conquistato con l'Hellas Verona nell'anno della promozione. Non è da meno Gennaro Troianiello, coetaneo di Cacia nonché trascinatore del Sassuolo vincitore della Serie B 2012-2013. A lui l'incarico di rifornire di assist la prima punta, compito che l'esterno napoletano svolgerà in sinergia con Luca Giannone, colui che avrà l'onore e l'onere di portare sulle spalle la dieci appartenuta in tempi recenti a calciatori del calibro di Gastón Ramírez, Gilardino e Diamanti. Viene dalla Reggiana e con i felsinei ha già timbrato il cartellino nel match d'esordio contro L'Aquila. Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino...I due trequartisti avranno nel ventiquattrenne Riccardo Pasi un agguerrito rivale. Dopo tanto girovagare, l'attaccante cresciuto nelle giovanili rossoblù è tornato a casa per giocarsi le proprie chance di diventare profeta in patria. Il bagaglio che il numero sette porta con sé comprende tecnica, fantasia, rapidità di pensiero e di esecuzione; ecco perché Pasi può rappresentare un freccia velenosa nella faretra di López, utile anche a partita in corso. Chiudiamo con l'incognita Robert Acquafresca. Un centravanti con le sue caratteristiche avrebbe tutte le carte in regola per fare sfracelli in Serie B. Peccato, però, che l'ex Cagliari non la butti dentro dal 13 maggio 2013, data in cui siglò la rete del momentaneo 1-1 del suo Levante contro il Rayo Vallecano. L'ultima esultanza in rossoblù risale addirittura alla penultima giornata del campionato '11-'12. Le ere geologiche trascorse in naftalina di certo non gli hanno giovato, ma se non è mai entrato nelle grazie dei suoi ultimi allenatori un motivo ci sarà. Le probabilità di assistere ad una rinascita del bomber nato a Torino da padre calabrese e madre polacca sembrano ridotte al lumicino, anche perché, per un Acquafresca sempre più bisognoso di ritrovare sé stesso, troviamo, fresco fresco di trasferimento dall'Atalanta, un Rubén Bentancourt che già scalda i motori.
ROSA Bologna FC 1909: Stagione 2014-2015
PORTIERI
1. Dejan Stojanović
12. Matteo Malagoli
22. Filippo Lombardi
35 Ferdinando Coppola
DIFENSORI
2. Marios Oikonomou
3. Archimede Morleo (cap.)
4. Uroš Radaković
6. Rafael Páez
8. György Garics
13. Mathías Abero
20. Domenico Maietta
24. Alex Ferrari
25. Adam Masina
30. Lorenzo Paramatti
32. Luca Ceccarelli
CENTROCAMPISTI
5. Matuzalém
11. Erik Friberg
14. Franco Zuculini
15. Diego Pérez
16. Federico Casarini
21. Karim Laribi
23. Marcel Büchel
28. Martí Riverola
31. Michele Pazienza
ATTACCANTI
7. Riccardo Pasi
9. Daniele Cacia
10. Luca Giannone
17. Rúben Bentancourt
18. Robert Acquafresca
19. Gennaro Troianiello
26. Abdallah Yaisien
34. Federico Rodríguez
PROBABILE UNDICI TITOLARE 4-3-3: Stojanović; Morleo, Maietta, Páez, Garics; Laribi, Matuzalém, Casarini; Troianiello, Cacia, Giannone.