SERIE B "Erase rewind" parafrasando una celebre frase di "The Cardigans" la Ternana di ieri ha avuto la sua giornata no contro un Livorno capace di infilare tre successi, con undici reti complessive all'attivo. L'Obiettivo ora è quello di concentrare immediatamente le energie fisiche e mentali sui prossimi obiettivi in sequenza ovvero ben quattro nei prossimi dodici giorni
DIFESA: subire quattro marcature in un sola partita dopo che nelle precedenti sette ne avevi incassate appena una in più è una prima testimonianza inconfutabile, numericamente scrivendo, del pomeriggio da dimenticare. Come evidenziato nel "post" da mister Tesser l'evidente scollatura tra i reparti ha fatto si che il Livorno sfruttasse le ripartenze a campo aperto evidenziando i limiti giornalieri del reparto arretrato. Dei singoli il solo Bastrini, entrato nella ripresa, limita i danni. Sul primo gol ad esempio si assiste ad un uscita centrale di Meccariello il quale anticipato da Vantaggiato causa, a suo scapito, la superiorità numerica amaranto sfruttata da un colpo di testa Cutolo su filtrante di Moscati. Sono letali gli inserimenti dell'ex Perugia sui quali Crecco non riesce ad aiutare un Vitale in netta difficoltà nella fase difensiva. Discorso simile per Fazio il quale prova anche qualche sortita a rimorchio di Gavazzi senza troppa fortuna
CENTROCAMPO: dal pomeriggio così buio il solo Gavazzi cerca di emergere dalla nebbia di metà campo con qualche cambio di ritmo non supportato dai compagni. La spaccatura tra i reparti non favorisce certo Viola nel lavorare in ambo le fasi, mentre Crecco è troppo appiattito sulla posizione di partenza da intermedio sinistro permettendo così ai labronici di spingere con insistenza sul proprio versante. Non incide Eramo, che però occupa un ruolo innaturale o quantomeno non congeniale rispetto alle proprie caratteristiche, parziale giustificazione di una prestazione incolore
ATTACCO: nonostante il pesante passivo le occasioni la Ternana le avrebbe avute da sfruttare soprattutto nella ripresa, una su tutte quella di Avenatti nella ripresa che comunque proprio nei secondi 45 mostra i numeri migliori. Il compagno di reparto Ceravolo non riesce nel sostenerlo a dovere trovando soprattutto in Bernardini un ostacolo piuttosto arduo da superare. Infine Diop: entrato a giochi fatti evidenzia movimenti di partenza interessanti non accompagnati da precisione sottoporta