TERNANA Un tifoso della Ternana conosce il proprio destino: sa che non potrà mai competere per vincere una Champions League perchè si misura in un calcio al di fuori delle grandi metropoli "pallonare". Il sostenitore delle Fere vive per le cosiddette "Gare che valgono una stagione" e ricerca, nelle soddisfazioni dei 90 minuti, il nettare della sua passione. Siamo tutti diversi e soprattutto ognuno di noi reagisce a seconda degli eventi e circostanze. Per molti il campionato è terminato il 5 marzo, ovvero la data del secondo derby perso in altrettante gare. E non importa il come, quando e perchè: il derby doveva essere un modo per riscattarsi, vendicare sportivamente quello di andata: così non è stato. Un'analisi ad oltre 48 ore dalla gara rende ancora più amaro il verdetto, come le reazioni le quali si potranno manifestare sabato contro il Latina dove è presumibile un' ulteriore disaffezione. Perchè ci si chiede? Beh il disinnamoramento si è verificato in questi ultimi dodici anni e l'arrivo di Simone Longarini aveva reso possibile un'inversione di tendenza, quantomeno in termini di comunicazione, tra le parti ovvero proprietà e piazza. L'ultima dichiarazione dell'AU risale al dicembre dello scorso anno e come sappiamo molta altra acqua è passata sotto il mulino rossoverde. C'è da conseguire una salvezza e mantenere la categoria, al momento fare proclami non avrebbe molto senso ma una riflessione è giusto apportarla. Nessuno è padrone della verità assoluta perchè il calcio è contornato di passione non di razionalità. Peculiarità imprescindibile come i valori adducibili alla singola gara, che esulano l'aspetto sportivo ma vanno oltre lo stesso, come il derby. Non importa come la sconfitta sia maturata, dato che, in caso di affermazione ne avrebbe beneficiato soprattutto l'umore ed il morale del tifoso. E si sa perchè lo dicono spesso anche i calciatori della Ternana: spetta a noi riportare gente allo stadio. Ecco è questo il punto: non tutti hanno l'umore e quell'amore "A prescindere" nel superare tutti i se ed i ma e lasciarsi tutto alle spalle, ancora una volta. L'ennesima occasione è stata persa per regalare una gioia ad un popolo comunque vivo, nonostante tutto, basti pensare alle iniziative della Curva Nord, le coreografie mostrate e l'incitamento incessante dei presenti al Curi a sostegno di una fede. Eppure, alla vigilia della gara contro lo Spezia, i presupposti per garantirsi un qualcosa di diverso esistevano.. una settimana per vanificare il tutto e tornare al "Semo nati pè tribbolà" ormai notorio. La riflessione è evidente, la sconfitta di sabato lascerà strascichi soprattutto nel morale dei supporters e come non potrebbe essere altrimenti..

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Giana Erminio-Ternana 1-0, Fabio Liverani: "Gara equilibrata, possiamo ribaltarla" Le parole dell'allenatore della Ternana Fabio Liverani al termine della sfida…