TERNANA In pochi, pochissimi avrebbero scommesso su Cesar Falletti all'inizio del campionato. Una constatazione che è doveroso puntualizzare per analizzare una stagione strabiliante sotto tutti i punti di vista. Il "diez" della Ternana ha incantato a tal punto di attirare le attenzioni di Juventus, Crotone e Genoa sua probabile destinazione futura. Numeri da sballo per il folletto rossoverde riuscito a convincere tutti, critici e non. E' indubbio che merito vada al calciatore, capace di disciplinarsi tatticamente rinunciando a quelle giocate fini a se stesse, dribbling di troppo i quali spesso lo rendevano poco concreto ed avulso dall'avvolgente complessiva. Il campionato 2015/2016 ci ha consegnato un Cesar diverso, per certi versi sbalorditivo, anche se le sue qualità immense si potevano ammirare in allenamento ed intravedevano negli spezzoni di gara nelle quali veniva chiamato in causa. Tutti d'accordo ma quanta fatica calcistica e di ambientamento. Due stagioni da comprimario prima del grande salto. Dicevamo dei meriti che devono essere condivisi con Roberto Breda. Si perchè il mister lo ha saputo valorizzare, regalandogli quello spazio da attaccare tra le linee che il trequartista ha poi tramutato in oro. La zona Falletti ossia la porzione di campo, versante sinistro, dove è riuscito ad essere devastante accentrandosi dai 40 ai 16 metri dalla porta. E' forse questa la nota più lieta di un torneo complessivo di alti e bassi frutto di una partenza sbagliata, complice ritardi evidenti, nel far accendere una macchina calcistica che ha iniziato a camminare soltanto dal mese di Ottobre. Ora a Cesar gli possiamo augurare ogni bene: giocate sublimi, accelerazioni devastanti, dribbling ubriacanti, cambi di ritmo spettacolari e "moment" per gli avversari i quali non riuscivano a disinnescare il tifone delle Fere. Come una stagione ti cambia la carriera, già probabilmente è così perchè ora il grande palcoscenico lo attende come è giusto che sia