Ternana calcio, orgoglio e dignità per terminare il campionato.
Orgoglio e dignità elementi fondamentali per terminare il campionato. A prescindere da come andrà, se retrocessione o meno, in queste ultime tredici gare da giocare la Ternana dovrà quantomeno mostrare queste peculiarità. Orgoglio nell'affrontare gli avversari, tenere quantomeno testa e provare un'impresa al limiti dell'impossibile. Dignità perchè, comunque vada, si indossano dei colori sociali i quali rappresentano una comunità intera: quella calcistica legata al rosso e verde. I calciatori tutti, compresi quelli in panchina e non convocati, saranno chiamati ad un'inversione di tendenza netta e lampante. Tre punti nelle prime otto partite era un bottino che nemmeno nella tormentata stagione 1992/1993 conclusa con appena diciotto punti (due a partita per il successo) erano stati conquistati nel girone di ritorno. Quattro allenatori più il breve interregno Siviglia, uno zero alla casella vittorie fuori casa, dieci sconfitte nelle ultime undici gare: un periodo no così perdurante il quale, sta trascinando le Fere, dentro tunnel sempre più cupo, tetro di un nero così scuro che nessuno lo avrebbe mai pronosticato. Ed allora concludere degnamente la stagione cercando di sollecitare l'orgoglio nell'evitare una retrocessione anticipata e tentare quantomeno di provare a credere ad un'impresa, al momento, ai limiti della fantasia. Stiamo parlando di fantacalcio ed il paragone risulterà di certo inappropriato ma il Barcellona, rimontando fino al 6-1 contro il PSG, ha dato l'esempio di come si possa credere nei "miracoli" calcistici: orgoglio e dignità verso la prossima gara contro il Trapani di Alessandro Calori
