Serie B, richiesta di penalizzazione confermata per l'Avellino nel processo calcioscommesse.
E' proseguita nella giornata odierna l'udienza del Tribunale Federale Nazionale, rinviata lo scorso 3 marzo, per quanto riguarda i presunti illeciti a carico di alcuni ex calciatori dell’Avellino e della società campana in relazione agli incontri Modena-Avellino (17/05/2014) e Avellino-Reggina (25/05/2014) validi per il Campionato di Serie B-Stagione sportiva 2013/2014.
Sono state ascoltate le difese dei calciatori Armando Izzo (Genoa) e Fabio Pisacane (Cagliari) con dichiarazioni spontanee. L'avvocato della società irpina Eduardo Chiacchio ha insistito sul vizio procedurale. Vale a dire sulla perentorietà del termine di trenta giorni tra la chiusura delle indagini e la notifica dell’atto di deferimento. Perentorietà respinta dalla pronuncia del Collegio di Garanzia del Coni lo scorso 28 marzo (nell'ambito del processo “Dirty Soccer”), ma che Chiacchio ritiene attinente al processo sportivo in questione.
Se la corte di primo grado dovesse accogliere l’eccezione, l’intero processo sportivo potrebbe saltare sulla base dell’improcedibilità dei deferimenti. La sentenza del Tribunale Federale Nazionale arriverà non prima di mercoledì prossimo. Qualora l’eccezione dovesse essere accantonata, la società biancoverde incasserebbe la penalizzazione di 7 punti che è stata confermata dalla Procura
Le richieste avanzate dalla Procura Federale lo scorso 3 marzo.
Responsabilità oggettiva:
Avellino: 7 punti di penalizzazione e 140mila euro di ammenda.
Omessa denuncia:
Walter Taccone: 9 mesi di inibizione e 45mila euro di ammenda.
Luigi Castaldo: 6 mesi di squalifica e 30mila euro di ammenda.
Fabio Pisacane: 6 mesi di squalifica e 30mila euro di ammenda.
Mariano Arini: 6 mesi di squalifica e 30mila euro di ammenda.
Raffaele Biancolino: 6 mesi di squalifica e 30mila euro di ammenda.
Illecito sportivo:
Armando Izzo: 6 anni di squalifica e 20mila euro di ammenda.
Francesco Millesi: 6 anni di squalifica e 20mila euro di ammenda.
Luca Pini: 6 anni di squalifica e 20mila euro di ammenda.
Maurizio Peccarisi: 3 anni di squalifica e 50mila euro di ammenda.