Atletico Campitello, Marco Laureti 'Sono ritornato a casa'. Il tecnico rossoblù parla delle prossima stagione.
L'Atletico Campitello ha ufficializzato il tecnico per la prossima stagione, si tratta di: Marco Laureti. L'allenatore, al taccuino di www.calcioternano.it, ci ha parlato di questa nuova avventura. "Tre anni fa avevamo intrapreso questo progetto con la società. Con grande entusiasmo avevamo allestito una squadra in grado di competere con le grandi. Poi l'opportunità di approdare nei professionisti. Grazie a Vasco Morelli (attuale dg dell'Atletico Campitello ndr) ho potuto guidare la Berretti dell'Aquila in una cavalcata fantastica. Siamo arrivando ad un solo punto dai play-off, un'esperienza eccezionale che sembrava potermi aprire le porte di un altro calcio."
Poi cosa è successo? "Avevo la riconferma pronta, poi quello che non ti aspetti. Penalizzazione alla prima squadra, play out e dilettanti. Il calcio purtroppo è anche questo e quindi sono ripartito da capo. Stesso entusiasmo e stessa ambizione di raggiungere qualcosa d'importante. Ho lavorato a Campitello per dieci anni, se si esclude la parentesi dell'Aquila, credo di essere, probabilmente, il tecnico che ci è rimasto più a lungo. Ho vinto tanto nel settore giovanile e contribuito alla crescita di tanti ragazzi, per me è come stare a casa."
Ripartire da dove si era lasciato. "Ero in debito con il Presidente Castellani, che mi ha liberato tre anni fa a squadra fatta, non volevo tirarmi indietro. La società ancora una volta mi ha messo in condizioni di lavorare come voglio, con l'aiuto, probabilmente, del miglior preparatore dei portieri: Francesco Caroprese. Sono più che soddisfatto del gruppo di giocatori che stiamo mettendo insieme. Tutti ragazzi che sanno cosa vuol dire lavorare in campo, moltissimi con una grande voglia di riscatto. A Campitello ho trovato l'imbarazzo della scelta, visto i tanti calciatori validi, torno a lavorare con giocatori che conosco benissimo e con altri che ho sempre apprezzato. Sono soddisfatto!"
Campionato di Promozione che nel prossimo torneo annovera squadre attrezzate e blasonate. "Assolutamente non ho l'esperienza nella categoria ne la presunzione di poter azzardare pronostici. Questo per me è un lavoro e cercherò di impegnarmi nella maniera più professionale possibile per tirare fuori il massimo dal gruppo. La società mi ha messo a disposizione tanto; è dalla crescita del singolo che inevitabilmente scaturisce la maturazione del gruppo-squadra."
Squadra giovane e prettamente costituita da elementi del vivaio. "L'eta' media della nostra rosa è di 21 anni, per qualcuno potrà essere un azzardo e per altri una follia. Vi invito però a riflettere sul fatto che quest' anno hanno esordito in serie A ragazzi del 2000 e del 2001 e che la porta del Milan è difesa da un 1999. Non penso che un '96 o un '97 non sia maturo per in campionato di Promozione. E' chiaro che qualche volta inciamperemo, andremo spesso in difficoltà, soprattutto nella fase iniziale, ma d'altronde questo è il calcio; la domenica devi dimostrare quanto vali! Una cosa è certa gli svantaggi sono molti e il vantaggio uno solo, ambizione voglia di lavorare e di mettersi a disposizione, a me basta cosi, cercheremo di impegnarci più degli altri e poi si vedrà"
