Rosko Fc, dieci anni senza Roberto una promessa mantenuta

Un campo di cemento, adolescenti pronti a giocare, un pallone come oggetto prezioso. E' una delle tante storie di periferia quella che vi stiamo per raccontare, quartiere Polymer per l'esattenza. Con il tasto rewind proveremo a tornare indietro di almeno quindici anni fino ad arrivare ad oggi. Estate, caldo afoso, temperatura sopra i 30 gradi: unica ambizione calciare in porta ed esultare. Si ritrovavano su quel campetto di cemento rosso sfidandosi fino al tramonto del sole. Un dribbling, due passaggi, tentare di emulare i propri beniamini con una rabona o un doppio passo. Non era ancora tempo di facebook, internet poco diffuso, i cellulari limitati a chiamate e sms. Un'epoca fa...Roberto Ferracci aveva i suoi sogni, come tutti gli altri. Mi chiedeva se quel tiro era stato calibrato bene oppure come poteva migliorare tecnicamente usando il suo piede "debole". Un animatore come un allenatore di un settore giovanile poco cambia. Cercare di dare piccoli suggerimenti magari apportando la propria piccola esperienza. Cresciuto calcisticamente nella Junior Campomaggio, come i suoi amici, si ritrovava in quel terreno ad inseguire quella sfera tentando di infilarla in porta.

Agosto 2005. Dodici anni fa. "Aiutami a ritrovare l'interesse per le piccole cose, sono le sfumature a dare vita ai colori" Proporre i propri pensieri, idee non è mai facile. Condividerle all'interno di un gruppo ancora più difficile. Cercavo di inseguire e raggiungere la luna e non mi accorgevo della meraviglia delle stelle intorno. E così quella sera, rimasi ad ascoltare chi le stelle le aveva guardate, ammirate senza farsi ammaliare dalla luna. Siamo cosi' presi dai nostri problemi quotidiani: cosa indossare il sabato sera, cosa scrivere sui social network, come mostarci agli altri senza soffermarci un attimo sulle piccole cose "Le sfumature che danno vita ai colori"

Ad inizio estate del 2007 accadde ciò che nessuno avrebbe mai voluto. Soffermarsi sui dettagli sarebbe idiota, superfluo e retorico. Quella mattina ci ritrovammo tutti insieme, stavolta distanti da quel campo il quale aveva accompagnato stagioni intere di corse a perdifiato. Non sapevo come fare quel giorno, cosa dire a quel gruppo di ragazzi che avevano perso un caro amico...solo una promessa. Ricordiamolo: portiamolo con noi.

Sono passati dieci anni. Imparagonabile il dolore dei suoi cari, impensabile pensare a tutto ciò. Quei giovani sono cresciuti ed un pizzico maturati. Se una tragedia ci sfiora ma non ci colpisce eccolo il post su facebook, nel giorno della ricorrenza. No questo non poteva bastare. La realizzazione di un campo di beach, i tornei, le messe in ricordo, sembrava tutto sfocarsi anno dopo anno. No, c'era una promessa da mantenere. Ed ecco ogni 30 agosto, giorno del suo compleanno, salire i Pozzoni sopra Cittareale. Stare insieme in un luogo che ha fatto la storia del Gruppo Parrocchiale Giovanile. Inoltre in campo il Rosko FC al torneo della Terni League, il quale riscuote ogni anno sempre maggior successo. Questi ragazzi giocano con la maglia dedicata a Roberto e quella promessa da portare avanti. Non è stato facile guardare le stelle quando c'era una luna così abbagliante. Matteo, Luca, Emanuele, Giordano, Ivan, Salvatore, Simone, Alessio, Nico, Simone, Luca e non solo. Tutti coloro che gli hanno e vorranno bene sempre lì, lì nel mezzo a rincorrere una palla