Ternana, Luigi Pochesci racconta il figlio Sandro
Il papà del tecnico rossoverde ossia Luigi Pochesci racconta suo figlio Sandro
Prima vittoria in Serie B con dedica per Sandro Pochesci. Il tecnico della Ternana ha infatti omaggiato i suoi genitori presenti al Libero Liberati. Suo papà Luigi ha raccontato le gesta del figlio a Radio Cusano Campus "Il successo contro il Cesena è arrivato alla vigilia del 57° anniversario del mio matrimonio. Sandro è nato col pallone ai piedi: ha sempre giocato a calcio. A quel tempo volevo che studiasse, ma sul calcio ci puntavo tanto perchè lui ha sempre avuto una grande passione. Da ragazzino faceva due partite ogni giorno, con gli esordienti e giovanissimi.
Era forte, è stato sempre un capitano. Anche adesso, se gioca a pallone con i ragazzini, vuole sempre vincere. Un suo vecchio allenatore diceva che Sandro quando giocava faceva già l'allenatore in campo. Quando era ragazzino agiva da mezzala e portava il pallone davanti alla porta. Anzichè tirare passava la palla al compagno, spesso a Alberto Di Chiara che poi è diventato un grande giocatore e io gli dicevo. Perchè non tiri tu in porta? Gli rimproveravo questo. Lui mi rispondeva: è meglio fare un assist a uno che segna piuttosto che tirare in porta e sbagliare. Lui è un bonaccio, ma in mezzo al campo era un canaccio" Sulla partita vinta contro i romagnoli "E' stata una partita spettacolare. La Serie B è un altro mondo. I tifosi ternani sono fenomenali. Non vedevo l'ora che l'arbitro fischiasse la fine, stavo soffrendo per lui. La dedica? Sono stato felicissimo, ci ha fatto un grande regalo. Voglio salutare i tifosi delle Fere e dirgli di stare tranquilli che con Pochesci si vola"








