E' terminato in parità il match tra rossoverdi e biancorossi a seguito di due rigori assegnati
Ternana-Perugia, i rimpianti post derby
Poteva e doveva essere la gara della svolta. Undici anni di attesa dall'ultimo derby, senza spettatori, vinto. Una serie di pareggi piuttosto lunga (quattro ndr). Occasioni sciupate nelle dinamiche delle partite. Sembrava davvero tutto pronto per tornare a gioire davanti ai 9000 del Liberati. Non è stato così. Partiamo dal dato più positivo: i tifosi. Il derby è una partita a se stante. Richiama l'attenzione del fedelissimo ma anche dello sportivo. Non ci sono distinzioni di nessun genere. La passione, il calore, la partecipazione sono stati elementi preponderanti. Un tesoretto da non disperdere per nessun motivo. Un pizzico di vera emozione è salita al momento delle coreografie. Unico peccato la pioggia la quale, in parte, ha condizionato in negativo quello spettacolo unico nel suo genere. Poco male: l'impatto da ricordare a lungo nella mente dei presenti
Ternana-Perugia, le scelte azzeccate di Pochesci
- Foto Luca Pagliaricci
 
Sorpresa alla diffusione delle formazioni ufficiali. Il tecnico Pochesci è tornato al 3-3-3-1 giocandosela a viso aperto. Scelte all'inizio rischiose ma che hanno dato i suoi frutti. In grande evidenza Tiscione, bene Varone capace di dare spessore alla mediana. Inoltre ottimo, come sempre, Paolucci vera diga della mediana. Insomma primo tempo di predominio a cospetto di un avversario rinunciatario e sopratutto apatico. Gol del vantaggio meritato per le Fere capaci di sfruttare un guizzo di Carretta e successiva sponda di Tiscione, rigore concesso per fallo di mano di Lorenzo Del Prete
Ternana-Perugia, l'importanza del gol di Montalto
- Foto Luca Pagliaricci
 
- Foto Luca Pagliaricci
 
- Foto Luca Pagliaricci
 
306 minuti di digiuno al Liberati prima della liberazione. L'ultimo marcatore delle Fere, a segno in un derby casalingo, era stato Alessandro Zamperini. Da quel 29 aprile 2007 se ne sono giocati altri tre, in Serie B. Sempre zero alla casella reti segnate prima del penalty firmato Adriano Montalto. L'esultanza sotto la Curva Nord ed una gioia meritata e condivisa con tutto il Liberati
Ternana-Perugia, una ripresa meno incisiva
Complici accorgimenti tattici di Breda e riprese meno incisive della Ternana è arrivato poi il pareggio su rigore. A nostro avviso a dir poco inesistente, dopo aver riguardato diverse volte il replay di Sky. Nel complesso però i biancorossi, avevano dato segnali preoccupanti ai rossoverdi. Le Fere si sono abbassate, non riuscivano a ripartire con intensità e foga agonistica. Sembravano pensare più ai minuti che mancavano. E' forse subentrata la paura di vincere o magari confermato il trend di questo torneo. Sindrome da pareggi e primato condiviso con la Salernitana. Si poteva e doveva vincere. Per ciò che aveva mostrato la Ternana, nel primo tempo. Inoltre perchè c'era una superiorità numerica da gestire e un risultato troppo importante da conquistare. A maggior ragione dopo aver visto un avversario in piena convalescenza.
Ternana-Perugia, Pochesci e "quelli là"
E' da ormai inizio torneo che Sandro Pochesci preferisce sostituire la parola Perugia a "quelli là". Siccome siamo nel mondo dei professionisti, a maggior ragione, occorre comportarsi da professionisti. Dai tifosi è comprensibile anzi, è proprio il sale della passione, il sano sfottò. Le dichiarazioni di Pochesci, spesso colorite ed apprezzate da gran parte della tifoseria, devono essere circostanziate nel contesto. Un professionista deve sottostare a delle norme comportamentali, altrimenti si rischierebbe di scivolare nella "gazzarra". E all'interno delle stesse i principi di lealtà, correttezza e rispetto sono evidenti: qualsiasi avversario esso sia.












