Il difensore della Ternana disputerà venerdì l'ultima gara con la maglia dei rossoverdi
Ternana, good luck Martin Valjent
Era il 28 settembre del 2013 quando, mister Domenico Toscano, decise di far debuttare Martin Valjent con la maglia della Ternana. Ad appena 17 anni e nove mesi si apprestava ad entrare nel mondo dei Pro dopo il suo esordio assoluto, in prima squadra, con la maglia del Dubnica in Slovacchia. Sono trascorsi ormai quasi cinque anni, cinque stagioni tutte in Serie B, prima del congedo. In questi campionati Martin è cresciuto, è diventato un uomo ed un giocatore professionista in tutto e per tutto.
- foto Ternana Calcio
Ternana, il record ed i saluti
Un professionista esemplare Martin Valjent. Di lui non ci sono tracce sui social network: nessun profilo facebook, zero stories su instagram, concentrazione massima sul campo. Un esempio tra i tanti, quello delle comunità virtuali, il quale testimonia il suo modo di vivere lo sport in modo sano, equilibrato e professionale. Ci mancherà Martin Valjent non lo nascondiamo. Al netto di una stagione drammatica, calcisticamente scrivendo, dove sicuramente avrebbe voluto salutare la piazza di Terni in modo diametralmente opposto. E purtroppo, nella stagione corrente, anche qualche errore di troppo ha costellato il suo percorso all'interno comunque, ebbene ricordarlo, di uno score disastroso del reparto difensivo. Nonostante ciò è riuscito a segnare due reti e diventare il primatista 'straniero' in termini di presenze della storia del club. Ci mancherà Martin Valjent perché ormai era diventato un pò 'ternano' anche lui. In fondo il suo processo di maturazione calcistica si è materializzato tra l'Antistadio Taddei ed il Libero Liberati. Ed anche se, come è normale che sia, abbia ricevuto critiche sopratutto quest'anno non si possono certo dimenticare i tanti bei ricordi con i quali saluterà la piazza
Ternana, Valjent e le emozioni più forti
Conserviamo le due emozioni più 'forti' legate a Martin. La prima fa riferimento a Ternana-Cagliari 1-1 (12 settembre 2015). In quel pomeriggio uno stadio ammutolito, dopo che si diffuse la tragica notizia della scomparsa di Stefano Galletti, applaudì il suo gol oltre il novantesimo. La sua corsa a perdifiato fin sotto la Nord, nel commemorare 'Teto' dove era stato apposto lo striscione di conseguenza alla tragica circostanza. Infine le lacrime di gioia post derby. Non era mai riuscito a vincere una straregionale con la casacca rossoverde. Lo ha conquistato nel modo più rocambolesco ed impensabile meno di un mese fa. Good luck Martin ed in bocca al lupo per la tua esperienza al Chievo Verona