Una sessione estiva di mercato decisiva per la Ternana in ottica retrocessione
Ternana calcio, l'incomprensibile mercato invernale (parte 2)
Torniamo sul mercato invernale dopo aver espresso le nostre perplessità al termine dello stesso. Riproponiamo le riflessioni sulla sessione della Ternana per cercare di capire come, effettivamente, una mancata riparazione efficace abbia inciso in negativo sulla retrocessione. Nel dettaglio vi elenchiamo gli errori, a nostro avviso, commessi dalla proprietà Unicusano. LA PRIMA PARTE DEDICATA AL MERCATO ESTIVO LA TROVI QUI
1 Allenatore. Il 30 dicembre 2017, come è noto il patron Bandecchi aveva rinnovato, a tal data, la fiducia a mister Pochesci. Una scelta che di fatto ha comportato un duplice effetto. Affiancarlo al DS Evangelisti, anche nella sessione invernale, avallando le scelte operate in termini di entrata ed uscita. Proseguire con le modalità di lavoro tecnico-tattico ed atletico adottate dallo staff
2 Giocatori già retrocessi. TUTTI I DETTAGLI LI TROVI AL SEGUENTE LINK
Ternana, il mercato tra le cause della retrocessione
3 Lacune non colmate: i terzini. Ci si aspettava, in virtù di quello che era accaduto all'andata, di andare a rinforzare piuttosto copiosamente le fasce laterali. Dei quattro giocatori in rosa due non erano quasi mai stati impiegati (Ferretti e Zanon ndr). Dei restanti ossia Favalli e Vitiello c'è da ricordare che, il secondo citato, aveva avuto delle problematiche fisiche le quali ne avevano limitato l'impiego.
4 Lacune non colmate: il centrale difensivo. Oltre all'ingaggio di Michele Rigione l'auspicio era quello di inserire un prospetto di comprovata esperienza. Chiudere il girone con 38 gol al passivo doveva suonare come un campanello d'allarme alquanto evidente. Non è stato così
5 Il 'rischio' Piovaccari. Che Federico Piovaccari abbia segnato più di cento gol in carriera è un dato di fatto. E' altresì evidente come un giocatore, fermo da ottobre, possa avere difficoltà a ritrovare smalto e condizione fisica. Inoltre, le sue ultime esperienze all'estero dopo la parentesi Grosseto (2012/2013) lasciavano trapelare ulteriori dubbi. Una su tutti la competitività del torneo di Serie B cinese, ragguagliato a quello italiano.
6 'Modello' Foggia. Al termine del girone di andata un punto separava in classifica Foggia e Ternana. Poi qualcosa è cambiato: è subentrato il mercato. Una differenza eloquente che ha permesso ai satanelli di allontanarsi presto dalla palude di bassa graduatoria
7 Sinergie cercasi. Ciò che insegna la sessione di riparazione è che le sinergie di mercato sono fondamentali. Cosa vuol dire? Andare a bussare le porte alle società di A e B cercando quei calciatori poco impiegati i quali, a quel punto della stagione, possono essere convinti alla cessione temporanea. Operazioni a basso prezzo senza neppure sobbarcarsi i costi dei cartellini.
8 'Blocco' Fondi dimezzato. Altra conseguenza della sessione invernale la scelta di salutare parte del cosiddetto 'Blocco Fondi'. Dalle cessioni di Bombagi e Tiscione (in prestito dopo rinnovo) all'esclusione di Marino dalla lista bloccata over. Un parziale passo indietro fatto rispetto a come si era operato in estate
9 Giovani non utilizzati. Ricollegandoci all'ultima frase scritta del punto 8. Tornati nelle rispettive compagini di appartenenza, senza mai essere impiegati i vari Franchini, Gigli e Candellone (tre presenze).
10 Carenze complessive rimaste. Lo abbiamo messo per ultimo ma, a nostro avviso, è la causa principale di una retrocessione anticipata. Alla fine dei conti l'apporto dei nuovi innesti non ha migliorato la qualità dell'organico. Ci si aspettava qualcosa in più da Rigione. Alti e bassi da Signori, un mini periodo positivo di Statella (derby incluso). Di Piovaccari abbiamo già scritto mentre è ingiudicabile Repossi. Il bilancio è negativo, altamente negativo. Si doveva riparare agli errori commessi, uno su tutti la sottovalutazione della categoria. Purtroppo a quelli errori non è stato posto rimedio









