Calcio e salute, terreno sintetico o naturale? Rischi e prevenzione degli infortuni
Rischi e prevenzione per gli infortuni Torna l'appuntamento con Calcio e Salute. Uno speciale a cura del fisioterapista Alessandro Diomedi. La tematica toccata, nell'articolo che vi proponiamo, è piuttosto rilevante ed attuale. Come è noto la Ternana si sta allenando temporaneamente al Comunale di Campitello in virtù dei lavori previsti sui terreni di gioco. Buona lettura
Proprio dietro lo stadio Libero Liberati, è in questo periodo, in preparazione il nuovo campo dell’antistadio in erba naturale. Questo cambiamento consentirà ai giocatori di allenarsi in un terreno identico a quello di gioco, abituandoli alla risposta muscolare e articolare che un campo di questo tipo dà.
Principali tipi di infortuni
Ma quali sono i principali tipi di infortuni che possono colpire sportivi, sia amatoriali che professionisti, a seconda della tipologia di terreno di gioco?
Partiamo dalla premessa che, negli ultimi tempi, la tecnologia nello sviluppo dei campi sintetici si è notevolmente evoluta passando dai campi di prima generazione (con erba bassa e molto abrasivi) a quelli di seconda (con fibre più lunghe e sabbia silicea come riempimento) per arrivare a quelli di terza ( fibre più lunghe e riempimento con gomma e silice). Nonostante questa evoluzione tecnologica la UEFA e la FIFA non hanno autorizzato l’utilizzo di questi terreni in competizioni ufficiali.
Questi campi, nonostante nel tempo si siano riuscite a creare delle basi sempre più morbide e rispondenti alle sollecitazioni, restano molto più duri rispetto ad un campo in erba, sollecitando i muscoli e le articolazioni con vibrazioni e impatti. Conseguenza diretta è la più frequente insorgenza di tendiniti e infiammazioni articolari, soprattutto a livello della caviglia (talloniti, fasciti plantari, tendinite del tendine d’Achille, infiammazioni articolari, ecc…), insieme alla rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio (più frequente nel 50% dei casi su sintetico). A livello muscolare, soprattutto giocando in campi di prima e seconda generazione dove è molto facile scivolare, sono comuni gli stiramenti.
Passando ai terreni naturali in erba la situazione cambia. Il terreno, essendo molto più morbido restituisce meno vibrazione al corpo, riducendo (secondo una recentissima ricerca ancora in fase di approfondimento) la possibilità di un infortunio articolare o muscolare. Nonostante ciò resta sempre elevato il rischio di lesioni al legamento crociato anteriore e di distorsioni articolari per i movimenti intrinseci del gioco (il documento della UEFA mostra come le attività che più spesso portano ad avere infortuni siano lo scattare o il correre, i movimenti che implicano torsioni, come ad esempio ruotare con il piede fisso a terra, il calciare la palla e i contrasti, tipici di questo sport).
È quindi importante prevenire questi eventi usando tipi di calzature specifici per ogni terreno (scarpa da sintetico o scarpa da erba naturale), compiere una giusta preparazione e lavorare con un fisioterapista sull’aspetto propriocettivo dell’allenamento, come spiegato nel dettaglio al seguente LINK
Dott.Alessandro Diomedi