Ternana, un fallimento inatteso per i rossoverdi
Novantacinque minuti di gioco, nessun tiro in porta. Lo specchio fedele e piuttosto desolante della prestazione di ieri della Ternana. La peggior partita di questa stagione, una delle peggiori viste negli ultimi quindici anni almeno. Se non si cambierà rotta lo spettro del fallimento totale potrebbe emergere dietro l'angolo anche perché, nelle prime tre gare del 2019, i rossoverdi hanno inanellato altrettante sconfitte. Un dato inimmaginabile che va a corroborare una stagione complicatissima, sempre più irta di difficoltà e resa ancora più complessa dalla vicenda legata ai ripescaggi. Non è un caso che Ternana-Sambenedettese non sia stata ancora calendarizzata
Ternana, il fallimento inaspettato
Ipotizzare una Ternana con dieci punti di vantaggio sulla seconda, alla giornata odierna, non era nei nostri pensieri. Ipotizzare una Ternana con sedici punti di svantaggio dalla capolista (ci sono due recuperi da giocare) e fuori dalla zona play off era altrettanto inimmaginabile. L'unica attenuante da concedere è a favore di mister Calori, arrivato da appena una settimana, il quale ha bisogno di tempo per conoscere giocatori e dinamiche di campo. Ieri però non ha convinto il sistema di gioco e soprattutto aver sopperito, piuttosto tardi, alle difficoltà palesate sulla mediana dove Colucci aveva affidato a Lazzari compiti in doppia fase, creando la superiorità numerica teorica in linea mediana. Tuttavia il fallimento, almeno al momento, si registra nel numero delle sconfitte (7 su 21 di queste tre al Liberati), il gioco inespresso, i continui cambi di modulo infruttuosi.
LE PAROLE DEL CAPITANO MARINO DEFENDI
E dalla difesa meno battuta d'Europa siamo passati alla tredicesima del girone, da brividi. Eppure numeri alla mano, questa squadra se valutata nel cv, esperienze, carriera di ogni singolo calciatore avrebbe dovuto camminare in modo spedito, non 'uccidere' il campionato, ma neppure guardarlo senza incidervi. I numeri poi devono essere sempre suffragati alle prestazioni ed i valori teorici, proprio in questo caso, servono davvero a poco. Resta un senso di impotenza piuttosto lampante nell'assistere a certe prove. Un esempio arriva da un ragazzo del 1999 come Alex Pastor, al primo approccio nel professionismo, capace di annullare un calciatore come Guido Marilungo, il quale detiene presenze e gol in A e B. Un esempio che potrebbe essere riproposto in altre decine di casi per far capire un divario teorico, il quale poi non si è quasi mai visto sui terreni di gioco. L'unica speranza, e concludiamo, la rivolgiamo al prossimo futuro sperando di poter invertire il trend al momento davvero negativo.