Calcio e salute, lo stretching dopo lo sforzo: istruzioni per una giusta pratica
Al termine della prestazione atletica - vale per tutte le discipline sportive di movimento - lo stretching rappresenta uno step molto importante per concludere lo sforzo profuso. Lo speciale ‘Calcio e salute’ a cura del fisioterapista Alessandro Diomedi, mira a sottolineare tutti gli aspetti che caratterizzano questa particolare attività. Spesso infatti si punta a rinforzare la muscolatura durante l’allenamento ma non si tiene conto dello stretching. Tale peculiarità consente al muscolo, soprattutto dopo la sessione, di riallungare tutte le proprie fibre, diminuire la tensione e smaltire più velocemente gli scarti metabolici della seduta. Anche da un punto di vista preventivo queste manovre consentono di limitare enormemente l’insorgenza di crampi e contratture. Ebbene evitare di praticarlo prima di cimentarsi in qualsiasi tipo di esercizio fisico onde evitare le complicazioni già menzionate.
Stretching dopo un allenamento di calcio
Dopo una seduta di allenamento è opportuno allungare la muscolatura di coscia ed adduttori anteriormente e posteriormente, abbinando una distensione dei polpacci. Soprattutto i portieri, i quali per caratteristiche devono possedere un’elasticità muscolare ancora maggiore rispetto ai calciatori di movimento, sono particolarmente indicati per allungamenti di bicipite e tricipite. Tra le tipologie previste:
- Parte anteriore della coscia portando il tallone al sedere senza inarcare la schiena (stringendo gli addominali)
- Parte posteriore della coscia seduti per terra con le gambe unite andando a toccare la punta dei piedi
- Allungamento degli adduttori
- Schiena: flettersi in avanti con le gambe unite in posizione eretta
- Appoggiare l’avambraccio su un rialzo (ad esempio una sedia) facendo una rotazione esterna con le ginocchia e spingere verso l’alto il sedere tenendo giù la testa (in piedi ndr)
Lo stretching è consigliabile praticarlo scalzi per un appoggio migliore a terra. Al termine di ogni allenamento, se praticato quotidianamente, ebbene cimentarsi in 5-10 minuti di attività. Con minor frequenza di sedute è bene soffermarsi per circa 10-15 minuti per evitare di insorgere in problematiche fisiche
A cura di Alessandro Diomedi










