Ternana, tifosi al Liberati: resta a casa oltre un abbonato su due

Ternana, tifosi al Liberati: resta a casa oltre un abbonato su due

Al termine della scorsa stagione la società della Ternana lanciò con netto anticipo la nuova campagna abbonamenti. Una novità non solo nelle tempistiche ma - soprattutto - nei costi. Sorprese così tanto che in moltissimi si chiesero: ma sono corretti i prezzi annunciati? Tutto vero. Il presidente Stefano Bandecchi decise di spalancare le porte ai tifosi rossoverdi, cercando così di riportare pubblico in uno stadio sempre più deserto, soprattutto nella seconda parte del torneo andato in archivio. Una decisione condivisa ed applaudita da tutti per cercare di voltare pagina e ripartire, dopo i primi due campionati caratterizzati da numerose delusioni dentro e fuori dai terreni di gioco.

Entusiasmo e record di abbonati

Le grandi file ai botteghini, un entusiasmo nei numeri e nella partecipazione. Mentre i rossoverdi in Valnerina preparavano il nuovo campionato, contemporaneamente in città si respirava un’aria ritrovata di rossoverde. Alla fine della campagna abbonamenti il raggiungimento di quota 12005 non poté che essere salutato con grande e comprensibile soddisfazione. Un numero, al di là dei prezzi e la contestuale facilitazione economica per raggiungerlo, significativo soprattutto perché si era riusciti nell’intento di coinvolgere migliaia di persone, anche coloro che avevano abbandonato il Liberati o lo frequentavano saltuariamente.

I numeri: il 55% degli abbonati resta a casa

Escludendo le due partite iniziali, dove sono stati comunicati i dati complessivi e non gli ingressi effettivi, è possibile constatare quanto segue. Nelle sei partite successive sono stati 32974 gli accessi mediante abbonamento su 35823 presenze allo stadio. Una percentuale del 45% (rapporto tra ingressi effettivi e detentori della card) superata solo nelle gare contro Catania ed Avellino. Ora i fattori da prendere in esame sono molteplici e di certo altrettanto complessi sviscerarli. Ad esempio il costo esiguo dell’abbonamento da una parte ha incentivato, forse troppo, dall'altra potrebbe aver creato l’effetto ‘me lo sono ripagato’ presenziando in modo discontinuo allo stadio. Senza dimenticare difficoltà logistiche (vedesi turni infrasettimanali), strutturali (Liberati poco propenso a coprire gli spettatori sotto la pioggia), lavorative, dirette televisive e scelte di chi ha fatto la tessera ma alla fine non ci è mai - o quasi - andato a scapito di chi, non avendola sottoscritta, acquista puntualmente il biglietto.

Effetti positivi

Ci sono degli aspetti positivi sui quali soffermarsi. In primo luogo la crescita di presenze allo stadio: 5970 di media scomputando Ternana-Potenza e Monopoli, dove si sono raggiunti picchi più elevati. Inoltre i benefici a livello di interesse generato sia dalla campagna abbonamenti che il conseguente aumento della ‘brand awareness’ Ternana calcio, in tutte le componenti. Infine una sorta di indotto creatosi, a livello di comunicazione e partecipazione, da rimarcare. Una riflessione doverosa a margine. Se escludiamo sporadiche situazioni, all'interno del periodo di riferimento, la diaspora dal Liberati è iniziata da quel lontano 2003/2004 dopo che la città di Terni, per anni, ebbe il rapporto più alto in Italia tra presenti allo stadio ed abitanti. Insomma un punto di ripartenza con la speranza che soprattutto le generazioni più ‘giovani’ possano restare affascinate dal ruggito delle Fere.

I dati della stagione fin qui

12005 abbonati su 12757 Ternana-Potenza (comunicato dato complessivo non effettivo ingressi)

12005 abbonati su 12487 Ternana-Monopoli (comunicato dato complessivo non effettivo ingressi)

5499 abbonati su 5905 presenti Ternana-Reggina (45%)

6859 abbonati su 7619 presenti Ternana-Catania (57%)

6169 abbonati su 6585 presenti Ternana-Avellino (51%)

4406 abbonati su 4603 presenti Ternana-Picerno (36%)

5607 abbonati su 5959 presenti Ternana-Paganese (46%)

4434 abbonati su 5152 presenti Ternana-Viterbese (36%)

 

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