Ternana, scarsa finalizzazione: Partipilo non può essere il capro espiatorio
I rigori si sbagliano. E' successo a giocatori importanti ed in competizioni altrettanto importanti come Franco Baresi e Roberto Baggio alla finale mondiale di Usa 1994 oppure, in tempi recenti, a Simone Zaza in Italia-Germania negli Europei 2016. Come cantava Francesco De Gregori nella sua celebre canzone "La leva calcistica della classe '68": "Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore..." Noi non giudichiamo di certo Anthony Partipilo dal suo errore dal dischetto in Cavese-Ternana. I penalty sbagliati fanno parte del calcio, non ce la sentiamo di additare al calciatore classe 1994 delle colpe. Cosi come a Fabio Gallo per aver scelto lui come tiratore. il rigorista si decide nello spogliatoio ad inizio partita, cosi come tante altre situazioni da calcio da fermo.
- Foto Luca Pagliaricci
Sono altre le situazioni da condannare. La Ternana in questa prima parte di campionato è passata in vantaggio per 12 volte su 19 partite disputate. In ben 8 circostanze, compresa la gara di ieri al "Romeo Menti", si è fatta rimontare. Solamente in 6 partite è riuscita a vincere la contese mentre per due gare il pareggio è stato il risultato finale. Nelle restanti 4 gare con Rieti, Potenza, Bisceglie e Picerno, andando in vantaggio, le Fere hanno portato a casa tutta la posta in palio. Non solo questo aspetto incide sull'andamento offensivo rossoverde, anche la mole di occasioni costruite e non finalizzate. Nella gara di ieri i rossoverdi hanno fatto la partita creando ma non concretizzando al meglio. Questi sono aspetti da criticare non certo la scelta di chi calcia un rigore!
