Ternana, Stefano Bandecchi: “Manterrò i miei impegni, avanti con i rinnovi di staff e calciatori”
Uno Stefano Bandecchi a tutto campo è intervenuto alla trasmissione “Fere di sera” condotta da Lorenzo Pulcioni su Tele Galileo. Il presidente ha parlato del tema del giorno ovvero il decreto ministeriale del 23 dicembre riguardante alcuni corsi di laurea: “È la mentalità che alcune categorie hanno. In Italia torneremo a fare lezione nelle grotte. Si parla di università in presenza. Si parla di istituti che dovrebbero avere l’obbligo di frequenza. Non è previsto l’obbligo di frequenza in nessun istituto.
La tranciabilità delle università telematiche garantisce l’obbligo di frequenza. L’Italia torna indietro di 150 anni, siamo al medioevo della didattica. Nella mia università ci sono 1100 posti di lavoro a rischio. Ho investito capitali per l’università da quattordici anni, fatturiamo 100 milioni euro l’anno. Oggi ho dovuto dire a 1100 persone a dire che c’è qualche problema. Sto tentando di far capire - insieme ai nostri legali - ai politici che c’è una visione errata. Non lo sto facendo solo io. Ho chiesto un appuntamento al nuovo ministro, al presidente del Consiglio Conte, nessuno ha ancora risposto”
Sulla gara di ieri: “E’ stata una bella partita, abbiamo fatto il nostro però segnato a cinque minuti dalla fine ed anche i nostri avversari rischiato di fare gol. Stiamo tentando di correggere i nostri difetti. Diamo un po' di merito anche alla fortuna. Il mercato di gennaio? Perché dobbiamo andare sul mercato? A vendere un Ferrante, un Vantaggiato o magari un Iannarilli ad un avversario?.
Impegni presenti e futuri: “Li manterrò perché la Ternana ha diritto a dignità ed essere strutturata. Se non potrò andare avanti la cederò ad altri imprenditori, la piazza di Terni è appetibile. Parlerò domani con il Direttore Sportivo e gli dirò di rinnovare i contratti allo staff tecnico ed alcuni calciatori. Questo decreto non potrà interrompere la crescita della Ternana.”
