Ternana, Michele Martella: "Diminuiti gli infortuni muscolari gravi"
Il dottor Michele Martella, sulle pagine del free-press "La Conca Ternana", ha parlato del suo lavoro. “Io sono il responsabile sanitario della prima squadra e da quando lavoro nel mondo rossoverde, dal lontano 1988, ho sempre occupato questo ruolo. Oltre a me ho a disposizione il mio staff composto da medici e fisioterapisti. Il lavoro di un’equipe medica, nel corso degli anni, si è andato ad evolvere. Adesso possiamo avvalerci di strumenti tecnologici moderni i quali aiutano molto il nostro mestiere. Il compito primario comunque rimane sempre lo stesso: fare una diagnosi più veritiera possibile, in modo di assicurare tempi di recupero brevi e di fornire una prognosi abbastanza precisa, la quale, possa aiutare lo staff tecnico nella sua programmazione.”
Il primo compito da svolgere
“All’inizio dell’anno, durante la preparazione, viene fatta una valutazione completa dell’atleta: per valutare problematiche cardio-vascolari e per stilare un programma di prevenzione su patologie avute nel corso della sua carriera calcistica. Negli anni abbiamo constatato che facendo questo screening iniziale si è avuto un buon risultato sulla postura e sulla meccanica dell’atleta limitando, tranne quelli accidentali e dovuti a scontro di gioco, i cosiddetti infortuni spontanei. “
Come è cambiata la tipologia d'infortunio
“Oggigiorno sono meno frequenti infortuni muscolari gravi, questo grazie alla prevenzione. Un altro scopo del nostro lavoro è quelle di prevenire, appunto, il più possibile un trauma. In questi anni riusciamo molto a limitare i problemi da sovraccarico. Per risolvere queste situazioni è fondamentale la collaborazione con il preparatore atletico e lo staff tecnico. Oggi gli infortuni più gravi sono quelli che interessano i legamenti del ginocchio. Noi cerchiamo di ottenere un buon sistema muscolare ed un buon controllo neuro-motorio. Certo è che la velocità e gli scontri di gioco, con i carichi di lavoro importanti negli allenamenti, rendono questi infortuni poco prevedibili. “
Cambio frequente di terreni di gioco
“Con i campi in sintetico di ultima generazione, come il nostro dell’antistadio “Giorgio Taddei”, non ci sono grosse differenze con un terreno in erba naturale. Studi medici, fatti su campi sintetici di ultima generazione, dicono che non danno un numero di infortuni e di patologie da sovraccarico superiori a quelli in erba.”
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