Lugnano in Teverina, Mauro Sensi: "Molte società potrebbero rinunciare al campionato"
Il Lugnano in Teverina, nel campionato di Prima Categoria, girone D, con 12 punti conquistati, di cui 5 in casa e 7 in trasferta, occupa l’ultimo posto in classifica. La società del presidente Mauro Sensi, non ne fa un dramma, ha cercato di disputare partite dignitose senza mai tirare i remi in barca, onorando la maglia.
Le parole di Mauro Sensi
“Prima del via della stagione agonistica, siamo stati ripescati, la squadra che avrebbe dovuto partecipare al campionato di Seconda categoria, non è stata stravolta. Per nostra scelta abbiamo optato per giocatori locali, ragazzi cresciuti da noi. L’organico è composto da giovani, un gruppo senza troppa esperienza di cui stiamo pagando le conseguenze. Non abbiamo il settore giovanile, c’abbiamo provato nel passato, per tre anni, con una squadra juniores, ma ci siamo riusciti a fronte di tanti sacrifici e sforzi, perché nei paesi, come Lugnano, la realtà è diversa rispetto ai medi e grandi centri, purtroppo è così. Su 20 tesserati, una parte erano validi, gli altri sono stati utili per mettere in campo una squadra e dare la possibilità di giocare a tutti”.
Sulla ripresa del campionato.“E’ un problema, qualsiasi cosa deciderà la Federazione, accontenterà o scontenterà le società. Personalmente non mi esprimo. Ripartire implica molte cose. Intanto va sistemato il campo dopo questa lunga pausa, gli spogliatoi devono essere sanificati da un’impresa che certifichi quanto fatto, una bella spesa per la società. Dal mio punto di vista, il campionato non riprende. Ho chiesto alla Federazione che l’eventuale ripresa salvaguardi la salute e la sicurezza dei giocatori, dei dirigenti e di tutti gli addetti al calcio. Il campionato dilettanti, non è la serie A che ha interessi enormi a ritornare a giocare, i nostri ragazzi fanno calcio per passione, amore, fare sport e non ricevono rimborsi”.
Difficoltà finanziarie dei club dilettantistici
“Per sostenere la squadra facciamo delle iniziative, il 90% delle società si finanziano come noi, con iniziative, sagre, ecc., ma da oggi diventa un problema per il coronavirus, c’è il rischio concreto che molte rinuncino a partecipare al prossimo campionato. Alla Federazione abbiamo chiesto di venirci incontro rinunciando all'iscrizione. Se il coronavirus ha distrutto il calcio? No lo sport ed il calcio in particolare, in qualche maniera si riprende, si ritornerà a giocare. Il Lugnano accetterà quello che decideranno gli organismi preposti, la conferma della Prima Categoria o ripartire dalla Seconda.”