Ternana, la 'garra charrua' degli uruguaiani rossoverdi
Nella storia rossoverde sono 67 gli stranieri che hanno vestito la casacca delle Fere. I giocatori uruguaiani, insieme a quelli francesi, sono la seconda colonia più numerosa ad aver giocato per i rossoverdi. Ai calciatori nativi dell'Uruguay viene riconosciuta una caratteristica in più che non tutti i sudamericani hanno: la "garra charrua". Secondo il dizionario della lingua spagnola la “garra” (che sta per artiglio), nella sua accezione figurativa convoglia i significati di convinzione, attrazione e persuasione. I charrua, invece, erano gli indios precolombiani che vivevano sulle sponde del Rio della Plata. Una piccola tribù indigena che lottò per secoli contro i colonizzatori. Tornando al calcio dopo la vittoria del Mondiale del 1950, dove l'Uruguay si aggiudicò la Coppa Rimet contro il più quotato Brasile, viene coniato il termine "garra charrua" per evidenziare la verve combattiva che avevano espresso i calciatori della "celeste" contro i verdeoro più forti sulla carta.
In rossoverde questa caratteristica l'abbiamo potuta rivedere nei gol di Cesar Falletti ai derby, oppure in Felipe Avenatti nelle reti salvezza di Como e Modena. Nei tackle e nei contrasti di Alejando Gonzalez, nelle serpentine di Juan Surraco e nei cross di Walter Lopez.
I calciatori uruguaiani 🇺🇾 ex rossoverdi
- Avenatti Felipe (a) - dal 2013 al 2017 - presenze: 136, reti: 30
- Cesar Falletti (c) - dal 2013 al 2017 - presenze: 124, reti: 18
- Alejandro Gonzalez (d) - dal 2015 al 2016 - presenze:40, reti: 1
- Walter Lopez (d) - da agosto 2018 a gennaio 2019 - presenze: 19, reti: 2
- Cesar Pellegin (d) - dal 1998 al 1999 - zero presenze
- Juan Surraco (c) - da agosto 2016 a gennaio 2017 - presenze: 14, reti: 1
- foto Luca Pagliaricci
