Lega Pro, l'assemblea dei presidenti può far saltare il banco: cosa può accadere
L'articolo 13 comma 1 dello statuto della Lega parla chiaro. Tra la richiesta e la data di convocazione dell'assemblea devono intercorrere un minimo di sette giorni. E proprio ieri (lunedì 1 giugno) è stata fatta pervenire in Lega una richiesta di convocazione. Ora, seguendo un criterio prettamente razionale, i presidenti potrebbero riunirsi solo a partire dal prossimo lunedì 8 giugno. Si tratta della medesima data del Consiglio Federale che deciderà anche e soprattutto come far terminare la stagione alla terza serie. In pratica una sorta di corto circuito.
Gli scenari e le soluzioni
Le ipotesi che si susseguono sono molteplici. Fissare un'assemblea di Lega nel week end senza formalità, magari domenica 7 giugno. L'opzione di riunirsi, sempre in modalità telematica, nella prima mattinata di lunedì 8 così da poter sottoporre le proposte al Consiglio Federale. Infine, chiedere all'organo federale, di spostare di un giorno la riunione o addirittura rinviare le decisioni della Lega Pro in plenaria successiva. Un bel problema.
I club e le proposte
Se le società interessate si stanno organizzando per i play off, tra tamponi e ripresa degli allenamenti, la vera bagarre è in coda. Sono infatti i club che rischiano la retrocessione e disputare i play out pronti a dare battaglia. Le proposte del Consiglio direttivo infatti non sono andate giù soprattutto a loro. Ecco perchè, l'assemblea di Lega, verterà anche e soprattutto su questo. Tra tutti gli scenari ne spicca uno clamoroso: chiedere di allargare gli spareggi promozione alle prime e quelli retrocessione alle ultime. La possibilità c'è dato che l'ultimo Decreto rilancio consente al presidente Gravina di poter rimodulare le modalità di chiusura della stagione. La partita è tutt'altro che chiusa nonostante siano ormai passati quasi tre mesi dall'ultimo fischio finale.
