Ternana, progetto "Liberati": l'intervento del consigliere Alessandro Gentiletti
Oggi è stato ospite di Radio Fere Terni il consigliere comunale capogruppo di Senso Civico Alessandro Gentiletti. Con il consigliere si è approfondita la questione relativa al progetto stadio, parlando dell'ultimo passaggio che c'è stato in consiglio e di tutto l'iter che si deve ancora affrontare:
"Credo che nessuno di base possa essere contrario all'idea di costruire un nuovo stadio e al riequilibrio con Perugia. Però non bisogna andare alla caccia di nemici, chi li crea lo fa solo per togliersi dalle proprie responsabilità. L'iter è sicuramente complicato e vincere questa sfida non sarà sicuramente semplice ma è una grandissima occasione per la città. Mi sono battuto molto perché si potesse parlare in consiglio l'atto di indirizzo della consigliera Musacchi, perché poi mi sono astenuto? Perché riguardava tutte cose di assoluta competenza regionale. L'atto proponeva cose assolutamente condivisibili, ma non sarà sicuramente per questo atto di indirizzo se il progetto andrà in porto o no. Ai fini dell'iter del progetto non ha nessuna rilevanza. Comunque è stata l'occasione di sentire cosa la maggioranza pensava a riguardo, ora però è tutto in mano loro. Per quanto riguarda la raccolta firme è sicuramente un bel segnale vedere dei cittadini che si mobilitano, ma bisogna far capire che i politici che sono in regione sono stati eletti proprio per far sentire la propria voce e per questo non devono aver bisogno di firme e soprattutto non devono andare alla ricerca di capri espiatori.
La legge sugli stadi indica un percorso chiaro, ma non so se è mai stata proposta una cosa simile con la costruzione di una clinica. Io sono pienamente a favore del progetto e di dare parere favorevole al parere sull'interesse pubblico. Non si può negare l'evidenza che la questione centrale sarà l'accreditamento dei posti della clinica e li il discorso è solo regionale. Io già durante il consiglio comunale ho chiesto al sindaco di esprimersi su cosa farà per spingere la questione in regione, però non ho ricevuto risposta. Io non credo che sarà un derby con Perugia; ma noi dobbiamo emanciparsi, trovare la nostra voce. Dobbiamo rivendicare il nostro valore e i nostri diritti, uscendo dalle logiche che vedono sempre il capoluogo al centro.
Bisogna uscire da quelle logiche che vedono i partiti dipendenti da ciò che decidono le segreterie a Perugia. Io non sono iscritto a nessun partito, quindi sono fuori da queste logiche e soprattutto da queste bisogna svincolarsi se vogliamo raggiungere un obiettivo importante come la realizzazione di questo progetto. Per quanto riguarda la questione dell'accreditamento preventivo di posti io credo che non possiamo che farci guidare dai tecnici che conoscono la materia. Poi post conferenza dei servizi noi voteremo in consiglio approfondendo tutti i pareri che vengono dati. Ancora siamo in una fase iniziale, vanno ancora chiarite molte cose; però è importante evitare che in questo momento la politica strumentalizzi i tifosi. Quello che sarà centrale per capire se il progetto si realizzerà o no sarà il piano sanitario regionale e li servirà che la maggioranza si impegni per la ridistribuzione dei posti."
