Ternana, tifoso rossoverde a Wembley: “Tensione alle stelle ai rigori poi la grande festa”

Una passione chiamata Ternana, rinnovata di giorno in giorno, nonostante gli impegni lavorativi che lo hanno portato a vivere al di fuori dei confini provinciali. Alla redazione di www.calcioternano.it è intervenuto Cristiano Busco, professore Ordinario di Controllo di Gestione alla Luiss di Roma e Roehampton University di Londra. Il racconto di una serata indimenticabile allo stadio di Wembley in occasione di Italia-Spagna terminata 5-4 ai calci di rigore.

“Abbiamo visto la partita, insieme a mio figlio, da un settore equivalente ai Distinti A del Liberati. Inizialmente il biglietto ci assegnava un posto vicino al settore dei tifosi spagnoli. Progressivamente, sfruttando i posti liberi, ci siamo avvicinati al centrocampo. Al gol di Chiesa è partita una gran festa. Nulla in confronto al rigore liberatorio di Jorginho. Avevo detto a mio figlio che difficilmente una squadra passa due turni consecutivi ai rigori. Per fortuna nostra così è stato per la Spagna. Detto questo devo soffermarmi sulla grande civiltà evidenziata sugli spalti, con i tifosi Italiani e Spagnoli seduti fianco a fianco e liberi di esultare e 'sfottersi' senza grandi problemi. Ecco questo non credo sarà facilmente replicabile con l’Inghilterra in finale”. Il momento più bello vissuto a Wembley: “Ovviamente i rigori poiché la tensione era alle stelle. Vicino a noi c’era una coppia di Spagnoli piuttosto 'ruspanti' che si è scatenata in occasione del primo rigore sbagliato da Locatelli, e di quelli segnati dalla Spagna urlandoci di tutto, seppur in maniera simpatica. Con mio figlio abbiamo abbozzato ma quando Jorginho ha segnato il rigore decisivo ci è partito un ‘a casa, a casa’ corredato dalla tipica gestualità italica che visualizzava bene il concetto”. Si avvicina la data di domenica 11 luglio: “Non credo che andrò alla finale visto che giocando contro l’Inghilterra è pressoché impossibile trovare i biglietti. Ed inoltre, credo che l’ambiente sarà un ‘filino’ più complesso da gestire. Tuttavia sto pensando di svoltare da nord a sud di Londra e andare a vedere la semifinale di Matteo Berrettini a Wimbledon. Londra, in questi giorni magici, è anche questo per noi Italiani”.

Nel cuore e nella mente di Cristiano, come di tutti i tifosi della Ternana, resta impressa la stagione strepitosa delle Fere. “La società e il Direttore Sportivo hanno fatto tesoro degli errori commessi in passato per costruire un gruppo vincente, in grado di riportare la Ternana dove merita di stare, ovvero in B. Lucarelli poi, ha fatto il resto dimostrando di essere un grande tecnico. Mi piace però ricordare tutto quello che la Ternana sta facendo per Terni fuori dal rettangolo verde. Vincere e perdere (o pareggiare), nel calcio fa parte del gioco. Il calcio è bello anche per questo. Tuttavia, il club di via della Bardesca fuori dal campo, sta vincendo sempre. Tutto ciò non fa parte del gioco, e andrebbe ricordato e valorizzato sempre. Dall’associazione Terni col cuore, fino alle iniziative Al mare col cuore, la ristrutturazione dell’area Sabotino, il progetto del nuovo Liberati (per citare alcuni esempi) fondamentali che garantiscono alla società di impattare nel tessuto socio-economico ternano, indipendentemente dal risultato sportivo in senso stretto. Io credo che questa sia la vittoria più bella, più duratura, più importante. Da questo punto di vista, la Ternana è un top club a livello europeo, e su questo non ci sono dubbi. Anzi, mi auguro presto di poterlo dimostrare con uno studio ‘ad hoc’ che vorrei proporre al presidente Bandecchi, visto che in Luiss ne stiamo elaborandone uno simile per la Roma.”