Ternana, non è il momento di abbattersi: occorre reagire al momento no

La Ternana cade per la seconda volta consecutiva. Dopo la sconfitta esterna nel turno infrasettimanale contro il Cosenza, arriva anche quella tra le mura amiche contro il Como. Ed è una sconfitta che mina qualche certezza per la compagine di Cristiano Lucarelli che però non deve abbattersi e reagire al momento no. Il mister, criticato da alcuni per l’ampio turnover e per il cambio di modulo effettuato in terra calabrese, torna all’antico schierando gli stessi undici della vittoria netta contro il Vicenza. Ma il risultato non cambia. Segno che, come dirà poi in conferenza stampa post gara, non è un problema di modulo o schieramento tattico bensì mentale.

Eppure al termine della gara i numeri parlano abbastanza chiaro: ben 30 tiri complessivi dei rossoverdi contro gli 8 dei Lariani, di cui 6 in porta contro i 3 degli ospiti. 10 corner conquistati contro 2 e 61% di possesso palla contro il 31% dei lombardi. Anche la fortuna ultimamente non assiste le Fere. Dopo 3’ di gioco Donnarumma fallisce il terzo rigore di fila (quarto stagionale su cinque complessivi considerando anche quello In Coppa Italia a Bologna) colpendo il palo, legno che dice di no anche al difensore danese Sorensen sul finale di partita (sarebbe stato il gol del 2 a 2). Proietti dopo il match dirà che la squadra è viva, non è questione di crisi o poca personalità. La Ternana gioca, crea ma non riesce a raccogliere quanto meriterebbe. L’ambiente è unito: a dimostrazione di tutto questo c’è anche il grande gesto (elogiato poi da Lucarelli) dei tifosi rossoverdi non appena un discutibile Abisso fischia la fine della gara. La squadra, richiamata dalle Curve, va a colloquio. Ci si aspetta una “contestazione”, invece le parole sono solamente di sprono a mister e calciatori. Dimostrazione è un boato finale come se si fosse segnato un gol nel silenzio di un “Liberati” che man mano si va a svuotare. C’è da archiviare subito la partita di ieri e pensare alla prossima, ad attendere i rossoverdi ci sarà l’Alessandria. E allora rialziamoci Fere!!