Campitello, Gabriele Carletti: "L'esperienza in rossoblù un trampolino di lancio"
Due gol nelle ultime due giornate di campionato con la maglia del Campitello. Il classe 2003 Gabriele Carletti, quando viene messo in campo da mister Alessandro Cavalli, gonfia la rete. E' successo nella gara casalinga contro il Petrignano e nella trasferta di Spello, in entrambi i match i rossoblù hanno vinto per 4-0. Il giovane attaccante, al taccuino di www.calcioternano.it, ha parlato dell'andamento in campionato della sua squadra. "Farmi trovare pronto è importantissimo. Fortunatamente il mio carattere aiuta, infatti, anche quando i campionati erano fermi per il Covid mi sono imposto, senza alcuna fatica, di continuare ad allenarmi. Molte volte è capitato con i miei amici ed altre da solo, motivato dalla profonda convinzione che nel momento in cui tutto ripartiva dovevo essere pronto. Figuriamoci durante un incontro!"
A Spello è arrivata la seconda vittoria consecutiva. "E' stata una gara veramente particolare. Il mister dei padroni di casa, purtroppo, era venuto a mancare improvvisamente la domenica precedente. Prima dell'incontro è stato ricordato con la consegna di una targa alla famiglia, per cui in campo aleggiava un’aria pesante e malinconica che a noi ha riacceso il ricordo della bruciante perdita di Lorenzo. È stata una partita all’insegna del nervosismo anche se fino alla gran parte del primo tempo è stata corretta. Io sono entrato quando gli animi si erano un po’ riscaldati ma ho voluto comunque mettere del mio per riportare calma e vigore all’incontro."
Mercoledì sera invece è arriva la sconfitta in Coppa Italia contro la Grifo Sigillo. "Nonostante un gioco ottimo e il possesso palla quasi totalmente nostro, questa volta, è stata un po’ di sfortuna a non aiutarci. Il nostro obiettivo, per le prossime partite, come d’altronde lo è sempre stato, è quello di finalizzare il più possibile cercando di contrastare in tal modo così “imprevisti” e sviste della dea bendata."
- gol Campitello
La partenza a rallentatore della squadra rossoblù ed il rapporto con squadra e mister
"Secondo me due sono stati gli eventi che hanno determinato questa partenza diesel: la perdita di Lorenzo che ha indubbiamente scosso l’intera compagine della squadra e l’innesto di nuovi giocatori, me compreso. Perciò abbiamo dovuto imparare a conoscerci, adesso mi sembra che stia andando tutto bene! Devo ringraziare sinceramente tutti i miei compagni di squadra perché da subito mi hanno fatto sentire parte del gruppo a tutti gli affetti. I più “vecchi” non si stancano mai di aiutarmi nel comprendere dinamiche e sostenere ritmi che ancora io non conoscevo perfettamente. I più giovani non hanno mai, assolutamente, rimarcato e rivendicato la loro “anzianità”. Cavalli era per me “una vecchia conoscenza” perché ha allenato mio fratello più grande. Sapevo del carattere forte e coriaceo del mister con il quale avrei dovuto confrontarmi, è stata comunque una sorpresa decisamente positiva! Anche a lui va il mio riconoscimento per i continui insegnamenti che non si stanca mai di elargire in ogni situazione anche da un punto di vista umano. Gli obiettivi si muovono su due piani: nell’immediato aiutare la mia squadra sia nella Juniores (un ringraziamento va anche ad il mister Famoso per la sua collaborazione) che nella prima ad ottenere il massimo dei risultati possibili. L’altro è un po’ più da sognatore forse, cioè è quello di vedere questa esperienza al Campitello come trampolino di lancio per altre magnifiche avventure!"
