Ternana, convenzione Liberati. I dettagli dell’accordo: “Emendamento riqualificazione fondamentale”
Una frase inattesa, quanto significativa quella pronunciata dal presidente della Ternana Stefano Bandecchi. Al termine del match disputato dalla formazione femminile, il massimo esponente del club, intercettato dai colleghi presenti ha dichiarato: “L'unica cosa che posso dire al sindaco è che non rinnoveremo il contratto dello stadio per il prossimo anno”. Per poi proseguire con: “Voglio delle risposte precise. Potremmo anche andare a giocare da qualche altra parte, è una promessa che faccio ai ternani”. Molti tifosi si sono chiesti in che cosa consiste la convenzione per la gestione e l’utilizzo dello stadio Libero Liberati.
La redazione di www.calcioternano.it ha contattato il capogruppo del Pd Francesco Filipponi il quale, nella scorsa consiliatura, rivestiva l’incarico di presidente della seconda commissione consiliare ed è stato relatore del documento stesso. “L’accordo, dalla durata quinquennale, prevedeva un canone di 100 mila euro annuo trasformato in manutenzione ordinaria, da versare. Inoltre un canone di affitto simbolico, dall’importo di 10 mila euro, per complessivi 50 mila euro”.
Lo scorso 18 dicembre 2017 lo schema di convenzione tra Comune di Terni e Ternana calcio venne approvato in consiglio comunale con 25 voti a favore e 4 astensioni, comprendendo gli emendamenti proposti dalla seconda commissione consiliare. Ed a tal proposito l’allora presidente Filipponi ne presentò diversi tra cui quello che potrebbe diventare piuttosto attuale, in previsione del progetto stadio-clinica illustrato dal club di via della Bardesca: “E’ infatti possibile rivederla, prima della scadenza quinquennale, nel caso in cui le parti convengano di realizzare interventi strutturali di riqualificazione dell’impianto, o di realizzazione di una nuova struttura con meccanismi di project financing o di altro tipo previsto dalla normativa. Opzione fondamentale per consentire la realizzazione del progetto”.
Il capogruppo ha poi aggiunto: “Questa convenzione sta procedendo diritta verso la scadenza naturale, dopo aver superato tutti gli step anche di natura burocratica. Ciò significa che è stato fatto un buon lavoro, da parte della precedente amministrazione”. Entro dicembre 2022 le parti dovranno tornare, giocoforza, a parlare di tutto ciò. Di certo la frase del presidente Bandecchi non è passata inosservata e fa seguito a quanto accaduto con il ‘Centro sportivo’ nelle scorse settimane.
