Ternana, i dettagli fanno la differenza: una lezione che può tornare utile
Sono i dettagli a fare la differenza. Spesso capita in tutte le situazioni della vita. A maggior ragione nel calcio e per la Ternana. La sconfitta contro la Cremonese è sicuramente immeritata ma può rappresentare anche una 'lezione' da tenere bene a mente. I grigiorossi sono stati più scaltri, smaliziati nel sfruttare quelle situazioni che si sono poste in essere, andando poi a gestire con astuzia le fasi finali.
- fattore vento: una frazione a testa con la Cremonese che lo ha saputo capitalizzare al meglio, a seguito di due conclusioni dalla media distanza. Per i rossoverdi un solo tentativo, ad inizio gara, e nulla più, troppo poco. Un dettaglio? Sicuramente ma che alla fine ha pesato enormemente sulle dinamiche della gara.
- fattore panchina: i grigiorossi si sono presentati a pieno organico mentre erano ben nove le assenze per la Ternana. Agli squalificati Diakite e Palumbo sono rimasti fuori dall'elenco dei convocati anche Ghiringhelli, Donnarumma, Falletti, Capanni, Vitali, Ndir e Agazzi. Davvero troppe per tenere testa all'attuale capolista.
- fattore esperienza: su questo aspetto la neopromossa Ternana deve crescere e può prendere spunto. In determinate fasi occorre prendere la palla al balzo e cercare di sfruttare il momento. Un esempio tangibile ciò che è capitato dopo il pareggio di Mazzocchi dove si poteva capitalizzare al meglio la situazione favorevole, evocando anche il montante colpito da Bogdan. Al netto del gol poi vanificato dal Var la Cremonese, come capitato ad altre compagini passate recentemente al Liberati, è stata capace di gestire con astuzia il finale di gara e portarsi a casa i tre punti
- fattore leziosità: un altro aspetto su cui crescere. Anche contro i lombardi troppe volte si è cercato il tocco lezioso, la giocata fine a se stessa che poi lede alle dinamiche di una partita. Insomma quando c'è bisogno di concretizzare occorre farlo ed è importante capirlo.
