Ternana, un rigore gigantesco ed uno al limite: Var da cartellino rosso

Recriminazioni, sfortuna ma anche due episodi che gridano vendetta per la Ternana. Al minuto ventiquattro del primo tempo, dopo che il Benevento ha raggiunto il pareggio, si accende una mischia rugbistica in area giallorossa. La conclusione di Mantovani impatta sul braccio di Karic, poi ancora un altro tentativo in porta, risolto con una respinta. Il direttore di gara Dionisi (a nostro avviso direzione senza troppe sbavature) viene richiamato per un controllo Var. Trascorrono diversi minuti prima della regolare ripresa del gioco.

Rivedendo l'azione più volte è evidente il tocco di braccio di Karic: oltre al rigore al calciatore sarebbe stato comminato il secondo giallo e l'espulsione. Perchè il Var non manda Dionisi a rivedere l'azione? Il direttore di gara compie un movimento piuttosto emblematico tendendo ad abbassarsi nel momento in cui l'azione concitata si sviluppa e naturalmente non può constatare direttamente quel tocco di braccio in un'area così intasata. Il controllo avviene in sala senza permettere all'arbitro di verificare. Pazzesco!

Dubbi enormi permangono anche nei minuti di recupero a seguito di un contatto tra Tello e Sorensen. Un movimento del braccio, da parte del calciatore campano, tendente a colpire la palla con la mano anche se difficilmente si riesce a capire la dinamica. Non è infatti da escludere che il braccio tocca quello del difensore danese che poi impatta sulla palla. Molto complesso giudicare. Anche in questo caso controllo Var e azione che prosegue senza consentire al direttore di gara di verificare. Perchè non permettere al direttore di gara (tra l'altro designato per la partita) di non poter esprimere il suo giudizio sulle due azioni descritte? Sarebbe fisiologico richiamarlo e consentirgli di poter accertarsi autonomamente dell'accaduto. La Ternana è in evidente credito con la fortuna. E' altrettanto evidente che alcune decisioni del Var - esempio recente contro il Parma - sono da cartellino rosso.