Ternana, sconfitta pesantissima dentro e fuori dal campo
Una debacle inattesa quanto pesantissima. Una Ternana mai in partita cede l'intera posta in palio al Venezia rimandando l'appuntamento con l'ottenimento della salvezza. Un vero peccato poichè i presupposti c'erano tutti: pomeriggio di sole, quasi 6000 spettatori sugli spalti ed un tifo incessante perdurato anche con la situazione di netto svantaggio, fino al triplice fischio di gara.
La sconfitta è pesantissima e non riguarda solo il terreno di gioco. Al verdetto del campo si sommano le parole di Cristiano Lucarelli in sala stampa, tornato a parlare per 'Metterci la faccia' dopo una sconfitta dalle larghe dimensioni. Bene ha fatto il mister (come anche Iannarilli) poiché era giusto chiedere scusa ai tifosi per la prova fornita. Sono tuttavia alcuni passaggi della conferenza a lasciare qualche perplessità, fermo restando che ognuno è liberissimo di pensarla come vuole, sempre nei limiti della correttezza e del rispetto.
Il tecnico è tornato sul discorso della comunicazione, di non essere stato ascoltato e sul fatto che si parla di play off quando l'unico obiettivo percorribile è la salvezza. Una permanenza che equivarrebbe ad impresa, per le tante criticità incontrate, nel corso della stagione. Eppure sarebbe stato più corretto, in questi casi, soffermarsi semplicemente sulla brutta figura rimediata e magari evocare il fatto che i tifosi delle Fere hanno incitato i rossoverdi, anche dopo il quarto gol subito.
Probabilmente qualcosa o più di qualcosa sfugge, magari di molto più importante. La piazza di Terni è tranquilla almeno per come la conosciamo, le pressioni sono minime - al cospetto di tante altre realtà calcistiche - ed al netto di qualche commento sopra le righe, il bene comune Ternana è condiviso da tutti gli sportivi poiché, mai come in questa città, la squadra di calcio rappresenta il suo territorio.
Un peccato insomma, un vero peccato. L'allenatore livornese è persona apprezzata, benvoluta, uomo di calcio e capace di aver regalato ai ternani delle gioie immense. Tutti lo riconoscono e non è un caso che, al suo ritorno, sono tornati anche migliaia di spettatori sugli spalti. Come si fa a non provare stima nei confronti di mister Lucarelli? Come si fa a non essere riconoscenti nei suoi confronti? Tuttavia ieri era logico aspettarsi altro, ascoltare delle motivazioni diverse piuttosto che focalizzare l'attenzione sulla questione della comunicazione. Tant'è che è stata persa un'altra occasione per fare il salto di qualità.
