Pro Ficulle, Daniele Galletti: "Sono state ventisei stagioni intense"
Lascia il calcio giocato il capitano della Pro Ficulle Daniele Galletti. Nell'ultimo turno di campionato, nel derby contro il Ciconia e vinto per 1-0 dai ragazzi di Valerio Zaganella, il difensore ha ricevuto l'ultimo 'abbraccio' dai suoi tifosi. Il classe 1980, al taccuino di www.calcioternano.it, ha parlato della partita e dell'affetto dei propri supporter. "È stata una partita da ultima spiaggia, sapevamo che sarebbe stata l'ultima occasione per rimanere in corsa per i Play off e abbiamo affrontato bene la gara. Poi complice il caldo degli avversari, affamati di punti come noi, siamo un po' calati. Nella ripresa poi abbiamo di nuovo iniziato a spingere e fortunatamente siamo riusciti a trovare il gol grazie al sinistro "magico" di Simone, vincendo meritatamente la sfida. Personalmente ci tenevo a chiudere l'ultima in casa con una vittoria, è stato veramente bello entrare in campo e sentire l'affetto della gente. Sarebbe stato un peccato non riuscire a vincere."
Dal 1996, esclusa una parentesi di due stagioni con il Parrano, Galletti ha vestito la maglia giallorossa della Pro Ficuelle. "Sono state ventisei stagioni intense di campionati tra alti e bassi. Sicuramente le stagioni più emozionanti sono state quelle del doppio salto dalla terza alla prima categoria. Il tutto condito dall'atmosfera e dallo spettacolo dell' "Orda Balorda". Colgo l'occasione, infatti, per ringraziare tutti: dai compagni, ai mister e ai dirigenti che mi hanno accompagnato lungo questo viaggio. Ringrazio particolarmente anche la mia famiglia che mi ha sostenuto e supportato in questi anni."
L'ultimo appuntamento con la stagione, il derby in casa della Romeo Menti. "E' una squadra importante che ha fatto un grosso girone di ritorno. Andremo lì per giocare le nostre possibilità di entrare nei Play off, sappiamo che non dipenderà solo da noi, ma abbiamo il dovere di provarci fino in fondo. Perché se vogliamo che il nostro sogno si avveri - ha concluso il capitano della Pro Ficulle - dobbiamo crederci!"