Campitello, Saverio Giacchetti: “Responsabilizzare e far crescere bene i nostri ragazzi”
Un incremento netto di oltre quaranta ragazzi, comparando gli ultimi due anni. Il settore giovanile del Campitello è in continua crescita, non solo dal punto di vista numerico. Al suo interno sono presenti due società parallele come la Polisportiva Campitello ed il Football Campitello per un complessivo di 240 giovani calciatori, distribuiti tra le varie compagini, scomputando naturalmente la prima squadra. Il club annovera quindici allenatori, tre preparatori atletici e due preparatori dei portieri.
Il Responsabile del settore giovanile Saverio Giacchetti, intervenuto ai microfoni di www.calcioternano.it traccia un bilancio dell’attività agonistica: “Possiamo contare su quattro squadre partecipanti ai campionati regionali. Guardando la classifica finale gli Juniores si sono piazzati secondi, gli Allievi terzi, mentre quelli sotto età hanno raggiunto la salvezza con ampio margine. Infine gli Under 15 (ex Giovanissimi ndr) conquistato il terzo posto. Per gli Under 15 provinciali la bella soddisfazione di partecipare alla finalissima per accedere al prossimo torneo regionale. Nel complesso abbiamo ottenuto degli ottimi piazzamenti, risultando competitivi in tutte le categorie. Posso dunque affermare con contezza che stiamo lavorando nella giusta direzione”.
Focus scuola calcio: “In questo caso non ci sono classifiche, neanche il risultato viene riportato. A noi interessa che la partita sia equilibrata con reciproca soddisfazione da ambo i lati. Ci interessava lavorare con un responsabile tecnico sul campo. Fino a novembre c’è stato Alessandro Manni che ha svolto un gran lavoro fino a novembre (poi è arrivata la chiamata dall’Eccellenza ndr). Disponiamo di preparatori motori i quali lavorano con tutti i gruppi ed un maestro della tecnica. Siamo stati centro sperimentale dell’Area sviluppo territoriale, oltre a detenere l’importante riconoscimento di scuola calcio élite”.
Due particolarità da menzionare: “A cadenza mensile organizziamo delle riunioni, alle quali partecipano dirigenti tecnici ed anche genitori avvalendoci di variegate professionalità. Inoltre siamo riusciti a tenere fuori i genitori dal campo, anche durante gli allenamenti.”. Il motivo?: “Il genitore è iperprotettivo, ansioso e non favorisce la responsabilizzazione, la maturazione e la crescita del ragazzo. L’allenatore lavora più tranquillo ed il bimbo vive gli allenamenti in modo sereno”.
Un anno di crescita per il settore giovanile, in ottica futura: “I nostri istruttori si sono abitati a lavorare da soli acquisendo maggiore indipendenza ed autonomia. Di sicuro il Covid ha aiutato, in questo senso e l’obiettivo è proseguire sulla strada tracciata. I nostri giovani dunque crescono bene e maturano un processo di responsabilizzazione che apporta notevoli benefici, in ognuno di loro. Utilizziamo i gruppi WhatsApp per le comunicazioni ufficiali. L’intento è cercare di stemperare ogni eventuale polemica. Altro aspetto non di poco conto – tiene a precisare il responsabile – è l’evoluzione delle singole famiglie. In passato con trecento ragazzi ti confrontavi con seicento genitori. Ora invece se ne possono contare di più, magari anche fino a mille e tutto ciò deve essere gestito nel migliore dei modi”.
Uno sguardo verso il futuro: “Il prossimo 3 giugno parteciperemo a Roma con i Pulcini ad un torneo che vedrà, ai nastri di partenza, importanti club. A breve entreranno due dirigenti i quali ci daranno una grossa mano tra scouting, ricerca, organizzazione oltre che sotto il profilo tecnico”.









