Ternana, incompatibilità e vendita del club: lo scenario per Fere
“La carica di sindaco è incompatibile con quella di proprietario della Ternana e anche con quella di presidente di Unicusano che ne detiene la proprietà”. Sono parole di Stefano Bandecchi rilasciate nelle scorse ore al quotidiano ‘La Nazione’ che lasciano pochi dubbi sul futuro prossimo del club. Abbiamo dunque provato a ricostruire ciò che potrebbe accadere, a stretto giro seguendo il perimetro nelle normative.
Facciamo una doverosa premessa: l’articolo 63 del Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali indica le casistiche di eventuali incompatibilità. Tutti gli eletti, una volta formalizzata la proclamazione, devono inviare alla segreteria comunale una autodichiarazione all’interno della quale attestano che non sussistono motivi di ineleggibilità e incompatibilità. La segreteria esamina la documentazione e successivamente redige una relazione, in previsione della prima seduta del Consiglio comunale, conformandosi alle normative vigenti.
Nel corso della prima seduta del Consiglio comunale – entro il 20 giugno dovrebbe essere convocata la sessione - vengono dunque esaminati gli eventuali casi di incompatibilità ed ineleggibilità, a seguito della relazione prodotta della segreteria. Poiché il neosindaco ha dichiarato che: “Sono stato informato dal segretario comunale” è deducibile che sia già emerso ciò. Pertanto, onde evitare di attivare l'eventuale procedura di incompatibilità di carica, è necessario provvedere alla vendita del club.