Ternana, incompatibilità e vendita del club: il nodo stadio
L'incompatibilità di Stefano Bandecchi nel ruolo di Sindaco e proprietario della Ternana ha indotto l'imprenditore livornese a vendere la società di calcio. Al momento, da quanto dichiarato dal numero uno rossoverde, ci sarebbe una manifestazione d'interesse da parte di un imprenditore italiano. Sta di fatto che Bandecchi ha confermato di iscrivere la squadra in Serie B e se rimarrà presidente del club è intenzionato a far giocare le Fere in uno stadio limitrofo.
Le scelte tirate in ballo dal vulcanico presidente sono Perugia, Gubbio e Roma. Per gli impianti umbri potrebbe essere una strada difficile da percorre per la questione ordine pubblico. Nella Capitale, invece, ci sarebbe soltanto l'Olimpico a disposizione (lo stadio Flaminio è in fase di ristrutturazione) ma la struttura è utilizzata da Roma e Lazio che alternano le loro partite casalinghe, quindi, quasi impossibile da adoperare per una terza squadra. Un altro stadio limitrofo potrebbe essere Rieti. L'impianto 'Centro d'Italia - Manlio Scopigno' già in passato ha ospitato la Ternana (Ternana-Alzano Virescit del 1999/2000 causa squalifica del Libero Liberati) ma non sarebbe omologato per la Serie B in quanto non dispone di tornelli per il pre filtraggio degli spettatori all'interno dello stadio. Soluzioni che, al momento, risultano alquanto utopistiche.