Ternana, l'addio di Antonio Palumbo: dalle giovanili alla fascia da capitano

Lascia la Ternana Antonio Palumbo, uno dei simboli delle Fere degli ultimi anni. Prodotto del settore giovanile delle Fere, nove anni fa Palumbo esordiva in Coppa Italia contro il Catanzaro e poi in campionato proprio contro il Modena, sua futura squadra. In questo decennio il centrocampista napoletano è passato da enfant prodige, spesso schierato in campo da Tesser già diciottenne, a certezza nella sua seconda avventura in rossoverde dopo la cessione alla Sampdoria e i prestiti alla Salernitana e al Trapani. Tornato a Terni nel 2019 è stato tra i protagonisti della vittoria del campionato in Lega Pro e nei due anni del ritorno in Serie B.

In totale 193 partite con le Fere in otto stagioni, diciassettesimo giocatore di sempre per presenze in maglia rossoverde. Partite spesso decise dalle sue giocate, dalla sua fantasia, dal suo straordinario estro e talento, che in questi anni ha illuminato il Liberati. Qualche volta è peccata la continuità per portalo al definitivo salto di qualità, ma rimane uno dei giocatori più importanti e talentuosi dell'ultimo decennio della Ternana, dal settore giovanile alla fascia da capitano al braccio. Ventisette gli assist in rossoverde, quindici le reti: dalla prima decisiva nel dicembre 2015 dai venticinque metri nella nebbia di Vercelli, al pallonetto vincente a Gianluigi Buffon contro il Parma, degna immagine a conclusione della sua avventura a Terni.