Ternana, Roberto Breda: similitudini, singoli e squadra. I principi del mister
Una conferenza di mezz'ora chiara quanto lineare. Il tecnico della Ternana Roberto Breda si è presentato, o meglio ripresentato a distanza di sette anni, per tentare di raggiungere una salvezza che equivale ad un'impresa. Rispetto alla stagione 2015/2016 qualche similitudine sussiste: rileva una compagine ultima in graduatoria, sostituisce un allenatore che aveva vinto in passato il campionato di Lega Pro (in quel frangente Toscano, ora Lucarelli). Infine subentra per cercare di dare una netta sterzata ad una nave che appare in netta difficoltà. Occorre comunque specificare che Breda, nel primo caso, subentrò dopo cinque gare (un punto). In questa circostanza di partite se ne sono disputate dodici, con sei lunghezze ottenute dalle Fere.
Il mister, durante la conferenza stampa, ha ribadito più volte due concetti: riportare i singoli calciatori al massimo del potenziale (se è un calciatore da otto occorre riportarlo ad otto) e lavorare per trasformare il gruppo in una squadra. Il sistema di gioco, dunque, è argomento secondario rispetto ai principi da applicare, proprio per tentare un'impresa denominata salvezza. "La B non è il campionato dei nomi ma di chi diventa squadra" è sicuramente uno dei passaggi più significativi della conferenza. Una categoria da mantenere, con l'aiuto delle componenti società, pubblico, media. Ecco perchè il mister ha pronunciato la frase: "Tutti uniti per fare l'impresa" poichè di questo si tratta.
