Ortana, Davide Bobboni: "La vittoria un'iniezione di fiducia"
Vittoria importante in chiave salvezza per l'Ortana. La compagine di Claudio Russo, nell'ultimo turno di campionato, è andata a vincere in casa del Castello per 2-1. Il capitano Davide Bobboni, al taccuino di www.calcioternano.it, ci ha raccontato il match. "Venivamo da due sconfitte consecutive e data la posizione in classifica ci trovavamo già davanti a un bivio, per quanto riguarda la corsa salvezza. Il Castello era la prima squadra fuori dai Play out e distava da noi 8 lunghezze. Perdere significava dimenticarsi quasi completamente della salvezza diretta mentre pareggiare poco meno. Insomma avevamo solo un risultato a disposizione, vincere. Siamo partiti bene poi dopo il rigore subito sono rispuntati fuori i fantasmi della sconfitta e cosi la squadra ha perso vivacità. A fine primo tempo ci siamo compattati e nella ripresa siamo rientrati con il piglio giusto. A circa 15’ dal termine ho realizzato l’ assist per Gagliostro e con il goal dell'1-1siamo rinati. Il pareggio non ci bastava, volevamo solo vincere e finalmente il destino è venuto anche dalla nostra parte facendoci trionfare nel finale."
Il gol vittoria e la dedica speciale. "Dopo il pareggio volevo solo vincere, perché, a mio avviso, questo risultato non sarebbe bastato per rimanere attaccati alla salvezza diretta. Ho iniziato a sbilanciarmi in avanti non appena conquistavamo il possesso della palla. Nel cuore del recupero ci è stato assegnato un calcio d’angolo ed ho capito che probabilmente era l’ultima chance. Lamberti ha messo la palla in aerea, io ho attaccato il dischetto del rigore, mi sembra ci sia stata una mezza deviazione e poi la voglia di far gol ha fatto si che la palla arrivasse su di me. Con il piattone destro ho colpito la palla volante, mettendola alla sinistra del portiere. Appena ho visto il pallone gonfiare la rete sono corso verso la panchina per festeggiare tutti insieme questa vittoria che ci fa prendere una boccata d’ossigeno e ci tiene ancora vivi nella corsa alla salvezza. La dedica? Va ad un mio amico, un fratello, del quale non c’è bisogno che io faccia il nome. In questo momento della nostra vita mi sta insegnando cosa vuol dire lottare veramente."
Tre punti importanti per il morale e per il raggiungimento dell'obiettivo salvezza. "Riguardo il morale è stata sicuramente un’iniezione di fiducia fondamentale per stimolarci a lavorare nel migliore dei modi fino alla fine della stagione. Per il momento parlare di salvezza diretta è ancora troppo presto. La strada ancora è lunga e dovremo essere bravi, con la costanza nei risultati, a dimostrare di meritarcela. Cosa non è andato per il verso giusto in questo torneo? Non credo ci siano cose in particolare che non vanno. In estate abbiamo cambiato tanto, dal mister a numerosi componenti della rosa. Serviva tempo all’ allenatore per lavorare e per farci capire i suoi concetti chiave. Ora l’Ortana ha una sua identità, acquisita ormai da diversi mesi, e lo dimostrano i risultati, avendo perso principalmente con le prime della classe. Sono fiducioso per il finale di stagione. Quando si milita nelle parti basse di classifica significa che di lavoro da fare ce n’è tanto. Non abbiamo punti deboli in particolare, credo serva solo ulteriore tempo a gruppo e mister per lavorare e dimostrare che non sono queste le posizioni che ci appartengono. L’ obiettivo salvezza acquista, quindi, un valore maggiore per noi affinché - ha concluso Davide - non vada in fumo questo percorso di crescita del gruppo."