Castello, Jacopo Picecchi: "Felice di chiudere la carriera con il gol nel derby"
Ultima stagione nel Castello e nel calcio giocato per Jacopo Picecchi. L'attaccante biancoblù, a 42 anni, ha deciso di dire basta ed appendere gli scarpini al chiodo. Nell'ultima gara di campionato, nel derby contro la Real Avigliano, il centravanti è sceso in campo con la maglia numero 10 e la fascia di capitano. Per lui un bellissimo gol su punizione ed il caloroso abbraccio dei tifosi. I supporter biancoblù gli hanno dedicato uno striscione, appeso sulla tribuna del Comunale di Avigliano: "Castello si inchina a Jacopo Picecchi". "Vincere un derby non è mai semplice - ha raccontato la punta a www.calcioternano.it - essendo salvi da un paio di settimane abbiamo affrontato la gara un po' più sereni. Dopo essere passati in svantaggio non ci siamo disuniti, sapendo che potevamo ribaltarla e cosi l'abbiamo pareggiata con la mia punizione. Poi, a fine primo tempo, siamo passati in vantaggio. Nella ripresa, complice i tanti cambi, siamo riusciti ad incrementare lo score perchè chi è subentrato ha fatto la differenza."
Il racconto della punizione e le tante dediche. "Non è stato l'unico gol alla Real Avigliano ma sicuramente l'ultimo. Un'emozione incredibile. Vedere la palla entrare, nella mia ultima gara con il Castello e per lo più in un derby a casa loro, con tutti i miei compagni corsi ad abbracciarmi ed i tifosi che esultavano sugli spalti, è stata una gioia grandissima. Sinceramente ho faticato a trattenere le lacrime. Finire cosi una carriera calcistica, dopo 19 anni di militanza con la maglia del Castello, lo auguro a qualsiasi calciatore biancoblù. Sono quindi molto felice di aver chiuso con il mio marchio di fabbrica, il calcio di punizione, ed aver segnato nel derby. La rete la voglio dedicare alla mia famiglia: moglie, figli e fratello. Domenica erano sugli spalti a vedere la gara. Poi a tutti i miei compagni, quest'anno ho trovato un gruppo davvero fantastico. Inoltre anche a mister Mirko Pellegrini, lo ritengo più un amico che il mio allenatore. Alla società perché non ci ha fatto mancare mai nulla ed infine ai tifosi i quali ci hanno seguito, in casa ed in trasferta, sempre numerosi. Sono stati di una categoria superiore. Un pezzettino di dedica, concedetemelo, va anche al sottoscritto."
Il resoconto di questa stagione e l'isola felice Castello calcio. "L'annata calcistica appena terminata mi lascia un pizzico di rammarico. Se ad agosto ci avessero detto che, a tre gare dalla fine avremmo raggiunto i 40 punti e quindi la salvezza, ci avremmo messo tutti la firma. Però vedendo il nostro gruppo e quello che si era creato, con un po' di fortuna in più, saremmo riusciti a rientrare nei Play off tranquillamente. Quest'anno al Comunale non c'è stata nessuna squadra in grado di metterci sotto e sicuramente potevamo fare qualcosa in più. Che dire di questa società, il Castello calcio è una grande famiglia la quale si riversa nei 20 calciatori che ogni domenica scendono in campo. Una volta constatato l'attaccamento, il modo di concepire lo sport ed il calcio da parte di questo club e di questi dirigenti difficilmente te ne vai. Nonostante qualche altra mie esperienza, in diverse squadre del comprensorio, sono rimasto a Castel dell'Aquila la bellezza di 19 stagioni e - ha concluso Picecchi - ringrazio tutti per l'emozioni vissute."









