Ternana, progetto stadio-clinica: “Manca solo la firma della convenzione”
Il progetto stadio-clinica della Ternana è tornato, seppur in forma indiretta, nella sala consiliare di palazzo Spada. Occasione infatti per votare la convenzione ‘ponte’ che consentirà alla Ternana di iscriversi al prossimo torneo. La seconda commissione consiliare si è espressa stamattina - mercoledì 15 maggio - con cinque voti favorevoli ed un astenuto, in attesa della ratifica del Consiglio comunale, ultimo passaggio prima del definitivo traguardo. Nel corso della seduta l’assessore allo sport Marco Schenardi ha fornito alcuni ragguagli: “La convenzione per l’utilizzo del Liberati scade a giugno. L’iscrizione al prossimo torneo è impellente con la data del 28 maggio ormai prossima. Pertanto è necessario procedere con questa convenzione che avrà la durata massima di un anno”.
Ulteriori dettagli: “Il canone è pari a 30 mila euro. La manutenzione ordinaria spetta alla Ternana, così come la straordinaria fino ad un importo di 100 mila euro. L’amministrazione valuterà eventualmente, per importi superiori, di intervenire e magari procedere con la chiusura di un settore, fermo restando la regolare disputa delle gare. Posso affermare di aver constatato una grande disponibilità da parte della società rossoverde”.
Il dirigente Giorgini ha fornito alcune delucidazioni, rispondendo ai quesiti di Francesco Maria Ferranti: “Alla firma decade in modo automatico. Non si possono sovrapporre le due convenzioni e non potevamo creare un buco temporale. Soprattutto dovevamo tutelare l’iscrizione al prossimo torneo”. Secondo lo stesso Ferranti: “Le perplessità e le preoccupazioni permangono. Potrebbe partire solo il progetto legato allo stadio. Ci potrebbero essere ricorsi per la clinica e si rischia di viaggiare su binari diversi. In quel caso come si procederebbe? La pubblica amministrazione si deve porre guardando a prospettive ampie, non di breve periodo”. La risposta di Giorgini: “Se non c’è unione si parla di un altro progetto che non esiste. Il piano economico finanziario prevede la clinica”.
Ulteriore questione posta da Cinzia Fabrizi: “Ricordo che Bandecchi detiene il terreno per costruire la clinica. Nella delibera si dà per scontato che si possa procedere congiuntamente. A dispetto di quanto affermato in campagna elettorale ora la situazione è diversa”. Spazio a Maria Grazia Proietti: “In quest’ultimo anno è cambiato il mondo. Il dibattito riguarda anche l’aspetto sanitario”. Un elemento da rimarcare per Giorgini: “La Ternana sta procedendo con i dovuti approfondimenti. Tuttavia non c’è da approvare più nulla. Manca solo la firma della convenzione”. Spetta dunque al soggetto preponente, ossia la società di via della Bardesca, procedere dopo aver valutato tutti gli aspetti che riguardano il progetto ‘ereditato’ dalla precedente proprietà.
Infine l’assessore Giovanni Maggi, sollecitato anche sulle certificazioni di idoneità statica e la contestuale scadenza del 2026 ha tracciato la linea: “Butteremmo via dei soldi andando ad intervenire su tali procedure, in modo anticipato. Il progetto del nuovo Liberati infatti prevede la demolizione degli spalti. Pertanto gli scenari sono due. Se non dovesse andare in porto l’amministrazione si farà trovare pronta, a tempo dovuto, entro tale scadenza. Non si possono fare delle valutazioni fin quando la Ternana non scioglierà le riserve”.