Ternana-Bari 0-3, day after: una delusione pazzesca
Peggior epilogo non poteva esserci. Il ritorno del Play out Ternana-Bari termina con la vittoria dei galletti che, al Liberati, si prendono tutta la posta in palio comprensiva di salvezza in Serie B. Le Fere, dopo la bellissima prestazione del San Nicola (la squadra di Roberto Breda aveva giocato un grandissimo primo tempo), steccano completamente la possibilità di centrare due risultati su tre a disposizione - vittoria o pareggio - e retrocedono amaramente in Serie C. Un approccio alla gara davvero da dimenticare. Capitan Casasola e compagni non riescono, sin da subito, ad imporre il proprio gioco e appaiono molli e poco in partita. Tatticamente l'allenatore dei biancorossi gioca a specchio con Benali che mette in serie difficoltà i rossoverdi quando si sposta in avanti e funge da trequartista aggiunto. La Ternana comunque non riesce a replicare il buon primo tempo dell'andata ed arretrata, minuti dopo minuti, il proprio baricentro.
Il gol di Di Cesare, sul finere di primo tempo, taglia le gambe ai rossoverdi. Il giovane difensore Lucchesi lascia scivolare il pallone in angolo pensando che la deviazioni in barriera - sulla punizione calciata sa Sibilli - fosse deviata da un calciatore biancorosso. Sul susseguente corner Dalle Mura si dimentica di marcare proprio il capitano dei galletti che con un'acrobazia porta in vantaggio i suoi. La ripresa inizia con il Bari in avanti e Ricci, in modo abbastanza fortunoso, raddoppia poi il gol di Sibilli - viziato da una deviazione di Dalle Mura - chiude definitivamente il match al 64'. Una gara quindi disputata senza mordente, un'interpretazione completamente sbagliata. La partita doveva essere giocata con il sangue agli occhi, essendo il match della vita da dentro o fuori: interruzione del gioco, falli tattici, palloni scaraventati in tribuna, gioco spezzettato, cercare di far innervosire l'avversario soprattutto quando il Bari - nel primo tempo - aveva tre calciatori ammoniti (Di Cesare, Maita e Maiello) tutto questo però non è successo. Per l'ennesima volta questa squadra, quando la posta in palio è davvero importante (vedere la gara casalinga contro l'Ascoli), fa capire quanto sia fragile mentalmente e psicologicamente non reggendo la pressione di una sfida da dover e poter controllare a suo piacimento.
Certo è che retrocedere dopo aver raccolto 43 punti, gli stessi della passata stagione con un budget totalmente diverso, fa veramente male. Sicuramente di cose che non sono andate nel verso giusto, in questa stagione, sono davvero molte: la partenza in ritardo con l'arrivo di Pharmaguida a calciomercato iniziato, la scelta di confermare un tecnico - Lucarelli - poco motivato, la costruzione di una rosa prevalentemente giovane e con poca esperienza, il non aver esonerato Lucarelli prima e l'aver rivoluzionato la squadra nel mese di gennaio con cessioni di big importanti. La scelta premiante invece è stata quella di aver affidato, dopo l'esonero del tecnico livornese, la panchina a Roberto Breda. Nonostante ciò, l'allenatore trevigiano, in 26 partite ha conquistato ben 37 punti che però non sono bastati per la salvezza diretta. Una programmazione più oculata ed una scelta di un gruppo squadra un po' più esperto forse avrebbe garantito alle Fere una posizione di classifica più tranquilla. Sta di fatto che la Ternana si ritrova in Serie C. Ora risalire subito nel campionato cadetto sarà davvero difficile ma soprattutto con quali obiettivi? Quali scenari? Il presidente Guida ha confermato di rimanere in sella, certo è che la squadra dovrà essere rifondata. In conclusione un plauso grandissimo ai tifosi rossoverdi per la presenza massiccia ed il tifo incessante che hanno fornito al Liberati. Nonostante il brutto epilogo della stagione, l'immagine di uno stadio pieno e tutto rossoverde rimane l'unica gioia di una serata che lascia tanto amaro in bocca.