Ternana, i motivi della penalizzazione: l’importo mancante e le possibilità di decurtazione
Il Tribunale Federale Nazionale ha pubblicato le motivazioni che hanno portato alla penalizzazione in classifica della Ternana. Un passaggio fondamentale per consentire alla società di via della Bardesca di procedere con il ricorso, come annunciato dal presidente D'Alessandro. Si legge nel documento che il club non ha provveduto a saldare le ritenute per un importo pari a circa Euro 519.224,00 afferenti ai mesi di giugno e luglio dell’anno in corso, entro il 16 settembre scorso.
All’interno dell’atto viene evocata la fase istruttoria e quella predibattimentale. Interessante il passaggio sulla memoria difensiva presentata dagli avvocati: “Dopo aver evidenziato che la società ha provveduto al pagamento delle ritenute pochi giorni dopo la prevista scadenza federale, hanno invocato al riguardo l’attenuante di cui all’art.13 comma 1 lett.c) CGS nei confronti del legale rappresentante, pur precisando che il pagamento è avvenuto a seguito del trasferimento del pacchetto azionario a nuovo soggetto. Hanno altresì invocato l’ulteriore attenuante specifica di cui all’art. 13 comma 1 lett. e) prima parte CGS in ragione della ammissione della sua esclusiva responsabilità, agevolando, in tal guisa, l’archiviazione degli altri due soggetti che, dalla visura camerale acquisita, risultavano rappresentanti della società”.
Inoltre: “La difesa, partendo dalla lettura sistematica del comunicato ufficiale asseritamente violato che, al punto 1, sussumerebbe in un unico obbligo il pagamento delle ritenute Irpef ed i contributi Inps, prevedendo la penalizzazione di punti due in classifica per ciascun inadempimento ha sostanzialmente sostenuto - invocando il principio di proporzionalità e gradualità della sanzione – che la sanzione di due punti di penalizzazione debba essere irrogata solo nel caso di congiunta violazione del mancato pagamento delle ritenute Irpef e contributi Inps, mentre, nel caso di specie, ove l’inadempimento ha avuto ad oggetto solo le ritenute erariali dovrebbe essere sanzionata con un solo punto di penalizzazione. Secondo la difesa non potrebbe applicarsi, aderendo alla tesi sopra esposta, il principio di graduazione (un punto a mensilità inadempiuta) stabilito dalla giurisprudenza, perché non tutti gli obblighi di versamento - e le relative sanzioni – sarebbero correlate a scadenze predeterminate mensili. Ha richiamato, poi, alcune recenti pronunce di questo giudice per concludere chiedendo l’applicazione di un solo punto di penalizzazione”.
Tutto ciò dunque potrebbe essere riproposto nel momento in cui la Ternana presenterà ricorso. Come è noto la società è stata penalizzata di due punti in classifica e le ragioni della difesa non sono bastate per evitare il meno due in graduatoria. Tuttavia tali ragioni potrebbero costituire un valido presupposto per la decurtazione di una lunghezza in graduatoria. Occorrerà attendere qualche settimana per poi conoscere l’esito.