Perugia-Ternana, occasione persa per le Fere: divario troppo evidente
Due punti persi o un punto guadagnato dopo Perugia-Ternana?. Ognuno farà le proprie valutazioni in merito. La compagine di Abate priva del proprio potenziale offensivo (Cianci squalificato oltre Cicerelli e Romeo in panchina per gran parte della gara) ha dimostrato di essere nettamente ad un avversario apparso in difficoltà e preoccupato semplicemente di portare a casa il risultato. Una supremazia evidenziata sul terreno di gioco che non ha portato quel guizzo decisivo per decidere la contesa.
Le attenuanti ci sono. Quando viene meno il potenziale offensivo è normale fare fatica a varcare la linea di porta. Il punto alla fine va stretto per un altro motivo. La Ternana ha dato la sensazione di poter affondare a proprio piacimento ma non è riuscita a fare la differenza, a trovare quella giocata che poteva consentire di invertire il trend. E' sembrato di rivivere il match contro la Spal fino ad un certo punto. In quella gara la sensazione è stata in parte diversa nella fase finale dell'incontro. Una squadra che ha voluto fortemente i tre punti e se li è andati a prendere. Otto giorno dopo invece la superiorità manifestata non si è concretizzata a dovere. I due attaccanti (Ferrante e Curcio) sono apparsi troppo isolati e capaci solo raramente di compiere le giocate necessarie per determinare la partita.
E stavolta occorre aggiungere le sostituzioni tardive (Casasola e Donnarumma al novantesimo forse andavano evitate). Cambi che potevano dare la spinta necessaria per andarsi a guadagnare un derby meritato. Un peccato perchè anche stavolta la Ternana ha dimostrato di essere davvero una squadra forte, compatta e soprattutto insuperabile in difesa. Alla luce del pareggio del Curi la capolista Pescara è tornata ad allungare, in attesa di recuperare la sfida sul Milan Futuro. A referto va aggiunto il tredicesimo risultato utile ed il secondo risultato ad occhiali del campionato. Entrambi maturati fuori casa e dentro i confini regionali.