Ortana, Lorenzo Petrarca: "L'ultima al Filesi un'emozione indescrivibile"

Ortana, Lorenzo Petrarca: "L'ultima al Filesi un'emozione indescrivibile"

L'Ortana ha salutato uno dei suoi simboli: Lorenzo Petrarca, in arte 'Pedro'. Il difensore dell'Ortana, ha appeso gli scarpini al chiodo al termine del campionato. Un momento carico di emozioni, reso speciale dall'affetto di società, compagni e tifosi che hanno voluto celebrare la carriera di un vero ortano purosangue.

L'addio al calcio giocato è stato tutt'altro che malinconico. Si è trasformato in una vera e propria festa in campo e fuori, con tanto di standing ovation dalla gradinata, fumogeni e la presenza di compagni di squadra, passati e presenti, a festeggiare. "È stata un’emozione indescrivibile - ha dichiarato Petrarca a www.caclioternano.it -  non sapevo nulla di quanto era stato organizzato: dall’ingresso in campo con i bambini, i palloncini biancorossi e uno striscione toccante. Non mi sono commosso solo perché dovevo giocare e data la caratura dell’avversario che affrontavamo dovevo rimanere concentrato per non fare figuracce".

Ha voluto poi ringraziare chi ha reso possibile tutto ciò: "Un grazie alla società, compagni e tifosi perché quella che per me è stata una settimana di malinconia e lacrime, l’hanno trasformata in una giornata di festa e sorrisi. Inoltre mai avrei pensato di ricevere così tanti messaggi di stima e affetto da conoscenti, compagni passati ma ancor più sorprendente anche da alcuni avversari".

Il calciatore classe 1988 ha ripercorso la stagione appena conclusa. Una cavalcata che ha visto l'Ortana chiudere sesta in classifica con 50 punti. Il tutto frutto di un girone di ritorno davvero importante: "Abbiamo disputato un ritorno clamoroso sfiorando l’impresa (38 punti su 45 disponibili) che ritenteremo nella prossima stagione". Ha sottolineato le difficoltà iniziali: "Purtroppo abbiamo pagato una prima parte di stagione veramente difficile, con un girone di andata chiuso a 12 punti. Tengo a ringraziare mister Stefano Lucarini, grande persona e ottimo allenatore, per il lavoro svolto in condizioni precarie, in attesa che il campo Filesi fosse pronto. Il cambio di passo è arrivato con l'arrivo del nuovo stadio sintetico e di mister Carlo Buzzicotti, un allenatore di primissimo livello per la categoria".

Un legame indissolubile con i colori biancorossi

La connessione di Lorenzo Petrarca con l'Ortana affonda le radici nell'infanzia. Il sogno di esordire in prima squadra al Filesi, dove andava da bambino, si è realizzato. Tutta la trafila nel settore giovanile iniziata nel 93/94, dove il suo primo allenatore fu proprio Carlo Buzzicotti, con cui ha poi idealmente aperto e chiuso il cerchio. Ma il ricordo va soprattutto alle tante persone che, in vari modi, hanno contribuito alla vita di questa società ultracentenaria: giocatori, allenatori, dirigenti ma anche figure storiche come il segretario Renzo Piciucchi o gli indimenticabili custodi Antonio e Gemma, perché: "A questi livelli - ha affermato Petrarca - i club 'appartengono' alle persone che alla società vogliono bene e se ne prendono cura."

Tra i momenti indimenticabili della sua carriera, Petrarca ha citato la vittoria del campionato Juniores, l'esordio in prima squadra da minorenne in Eccellenza nel 2005/06. Inoltre ha ricordato anche la stagione traumatica 2012/13 culminata in una crisi societaria. Ma soprattutto il ritorno all'Ortana nel 2018/19 insieme ad altri ragazzi legati al biancorosso, per risollevare la squadra. Quella 'rinascita' fu subito vincente, con il trionfo nel campionato di Seconda Categoria nell'anno del centenario e con suo padre (Gaetano ndr) come allenatore. Un momento veramente speciale. Infine non sono state dimenticate le parentesi lontano da Orte, come il Play Off con il Lugnano e la storica promozione del Del Nera in Prima Categoria e le successive salvezze in Prima.

Dopo 32 anni di calcio giocato, quale sarà il futuro di Lorenzo Petrarca? "Difficile vedermi lontano dal calcio". L'idea di allenare lo attira e in molti glielo hanno consigliato, ma al momento non sarebbe compatibile con il suo lavoro. Però non esclude un ruolo dirigenziale visto l'ottimo rapporto con il presidente Luciano Nesta. Di certo una cosa è sicura: "Rimarrò sempre vicino alla mia amata Ortana".

In ultimo, Lorenzo ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno fatto parte del suo percorso. Le squadre Ortana, Del Nera, Lugnano e gli allenatori dei quali ha detto: "Ognuno a suo modo mi ha lasciato qualcosa." Poi i compagni di squadra passati e presenti, citando in particolare Alessandro, Davide Bobboni e Alessandro Brugnoletti come coloro che: "Continueranno a portare avanti l’ortanità nello spogliatoio". Ma il ringraziamento più grande va al calcio stesso: "Uno sport unico - ha concluso -  il quale mi ha permesso di conoscere centinaia di persone con cui ho condiviso momenti indimenticabili non solo in campo ma anche fuori". La sua carriera, segnata da correttezza e passione, rimarrà sicuramente negli annali del calcio locale.

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