Ternana, sogno infranto all'Adriatico: Fere superiori ma beffate ai rigori

Ternana, sogno infranto all'Adriatico: Fere superiori ma beffate ai rigori

La Ternana si congeda dalla finale Play Off promozione con un'amara sconfitta ai calci di rigore contro il Pescara, un epilogo che sa di beffa atroce per i colori rossoverdi. Nonostante una doppia sfida giocata con grande personalità e superiorità, il sogno della Serie B è incredibilmente sfumato, lasciando un rammarico profondo.

L'interpretazione giusta al match

Sin dal primo minuto all'Adriatico, la Ternana è scesa in campo con il piglio di chi vuole prendersi la vittoria, dimostrando un ottimo atteggiamento e una personalità spiccata. I rossoverdi hanno concesso veramente pochissimo alla squadra di Baldini, dominando il gioco e mostrando una netta superiorità sia fisica che tecnica. Nel primo tempo, le Fere hanno creato ben cinque occasioni da gol, ma sono state fermate da quattro autentici miracoli del portiere Plizzari, che ha blindato la porta del Delfino. La rete del vantaggio, una rasoiata di de Boer nell'angolino, ha riacceso le speranze anche perchè il Pescara si trovava in dieci uomini, dopo l'espulsione di Dagasso, e visibilmente a corto di energie. Il raddoppio però non è arrivato nonostante una Ternana reattiva e affamata e due occasioni ghiotte non capitalizzate: un'altra super parata di Plizzari su Damiani e una torsione di Donnarumma terminata a lato.

Delusione per non aver chiuso la gara e penalty indigesti

Il destino della gara si è deciso alla lotteria dei rigori, e questo è il cruccio più grande. La sensazione è che gli episodi l'abbiano fatta da padrone. Decisioni arbitrali discutibili, come il cartellino inesistente a Cianci, la mancata espulsione di Lancino o il rigore negato alle Fere, con l'ammonizione successiva a Ciammaglichella, hanno pesato sul morale e sull'andamento della partita. Nonostante la squadra avesse creato condizioni favorevoli, è mancato quello che può essere definito il colpo del ko, la capacità di chiudere definitivamente la partita nei 130 minuti di gioco. I rigori, si sa, sono una lotteria, e questa volta, purtroppo, non sono andati bene per le Fere. C'è da sottolineare che, nonostante i ragazzi ce l'abbiano messo tutta, proprio nel momento decisivo, i calciatori rossoverdi, anche quelli più esperti, sono apparsi inaspettatamente bloccati dal dischetto.

Smaltire l'amarezza

Il rammarico è enorme perché, analizzando la doppia sfida, la Ternana è apparsa nettamente più forte. Il fatto di non aver chiuso la gara all'Adriatico, soprattutto dopo aver tenuto il boccino del gioco e sfiorato ripetutamente il raddoppio, rappresenta la delusione più grande. Si tratta di un'occasione persa nonostante le condizioni favorevoli che si erano create in campo. Ora, dopo tanta rabbia e delusione, è fondamentale smaltire rapidamente questa amarezza e ripartire. Non è un compito facile, ma non ci sono alternative. È il momento di costruire la Ternana del futuro, con la consapevolezza che le Fere hanno dimostrato spessore e qualità.

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