Ternana, chiarezza trasparenza e passaggio epocale per la città
L’iscrizione della Ternana è stata mai a rischio? A rispondere alla domanda ci ha pensato direttamente il sindaco Stefano Bandecchi, fornendo tutte le rassicurazioni del caso. La massima espressione cittadina ha proferito le parole che i tifosi aspettavano anche se, nel rispetto profondo per la figura dello stesso Bandecchi, probabilmente doveva essere Stefano D’Alessandro a dare delle indicazioni in materia. La settimana trascorsa dopo la ‘botta’ tremenda di Pescara è dunque terminata nel migliore dei modi. Iscrizione al campionato e licenza nazionale acquisita.
Se ne chiude una e si apre una settimana che segnerà, probabilmente, la storia del club di via della Bardesca. Il passaggio in Consiglio comunale del nuovo stadio, rappresenta l’ultimo miglio da percorrere prima della firma della convenzione. Un miraggio se pensiamo allo sviluppo del progetto, alle evoluzioni, al contestuale arresto prima della ripartenza (Forse ma forse scritto in modo scaramantico) decisiva. Un passaggio epocale senza dubbio per la Ternana e la città in generale.
Eppure questa svolta dovrebbe (condizionale d’obbligo) essere accompagnata da due elementi inscindibili. Chiarezza e trasparenza. Basterebbe questo per dissipare le voci che si sono rincorse negli ultimi giorni, poi smentite – di fatto – da Stefano Bandecchi. Ma Bandecchi non è più il presidente della Ternana, anche se primo cittadino e pertanto figura di spicco assoluto a livello istituzionale. Il presidente D’Alessandro ha frequentato spesso la sala stampa del Liberati e pertanto conosce le dinamiche. Il post comparso tre giorni dopo i rigori dell’Adriatico - sui suoi profili social - di sicuro ha chiarito che la conduzione tecnica proseguirà nel segno positivo di Fabio Liverani. Ma non basta un post.
Occorre parlare ai tifosi, tramite naturalmente i mezzi stampa, per delineare le linee programmatiche: Direttore sportivo, ritiro estivo le due basi della ripartenza. Ed in che modo si vuole ripartire. Per essere chiari e trasparenti è necessario disporre della giusta serenità nel raccontare ciò che è andato, cosa meno e cosa si intende fare. Siamo nell’anno del centenario, arriviamo da una cocente delusione ed auspichiamo una ripartenza delineata. Nessuna promessa ma concretezza, chiarezza e trasparenza.