TERNANA Tre nomi per la panchina delle Fere. Sembra essere così diventata una volata ristretta tra Claudio Foscarini, Domenico Toscano e Carmine Gautieri per guidare la Ternana nel prossimo campionato cadetto. Ad oggi però l'unica certezza è che i rossoverdi sono rimasti gli unici (salvo Catania preoccupato dall'operazione Treni Del Gol) a non aver ufficializzato il proprio allenatore ad una settimana esatta dalla partenza per il ritiro.

CLAUDIO FOSCARINI classe 1958 è stato soprannominato "Ferguson del Piave" in virtù della lunghissima militanza con il Cittadella. Vanta il primato di dieci stagioni consecutive alla guida dei granata con 432 panchine collezionate timbrando nel 2009/2010 gli spareggi play off per la Serie A un traguardo mai raggiunto prima dai veneti. Schiera le proprie squadre con un 4-3-3 offensivo anche se all'occorrenza adatta modulo ai giocatori a disposizione. Nell'ultimo torneo ha infatti proposto il Cittadella dapprima con il 4-3-1-2 per poi passare al 4-4-2 con il "doppio" centravanti boa. E' sicuramente motivato nell'intraprendere una nuova strada per mettersi alla prova in una realtà diversa da quella della cinta muraria

DOMENICO TOSCANO classe 1971 è reduce dal campionato vinto a Novara. Ha già allenato la Ternana dal 2011 al dicembre 2013 collezionando una promozione cadetta al termine della cavalcata compiuta dai rossoverdi nel torneo di Lega Pro 2011/2012. La sua motivazione principale potrebbe risiedere nel cancellare la parentesi negativa legata alla stagione 2013/2014 coincisa con l'esonero al termine del girone di andata. E' però ancora vincolato al club piemontese per un altro anno e dunque dovrà risolvere il proprio contratto prima di potersi legare ad un altro club

CARMINE GAUTIERI classe 1970 per il "Gaucho" il quale ha salutato la piazza di Livorno ad inizio dell'anno in corso. Alla prima vera esperienza su una panchina Pro ha collezionato il doppio miracolo calcistico con la Virtus Lanciano dapprima traghettandola alla prima storica promozione in B (2011/2012 come le Fere) per poi bissare con la permanenza cadetta successiva. Nelle successive stagioni ha rimediato esoneri a Varese e Livorno (con piccola parentesi a Bari senza nell'estate 2013) e probabilmente la sua motivazione più forte è quella di rimettersi in gioco e tornare ad essere protagonista. Il suo sistema di gioco non si discosta dal 4-3-3 dove gli esterni garantiscono ampiezza e profondità alla manovra mentre il riferimento centrale agisce come una sorta di boa. Curiosamente è stato sollevato dall'incarico nella piazza toscana quando occupava la sesta posizione, al termine della stagione il Livorno non è riuscito ad entrare nei play off