SECONDA CATEGORIA UMBRIA PRO FICULLE Tutto esaurito a Ficulle, in occasione della tavola rotonda, sul tema “ I giovani e il calcio: parliamone”, organizzata dalla Pro Ficulle, che festeggia i 40 anni di storia del calcio ficullese. Ospiti e al tempo stesso relatori d’eccezione, Walter Alfredo Novellino, Alvaro Arcipreti, Fabrizio Fratini, Salvatore Avola, con Luca Rutili conduttore eccellente e puntuale. A fare gli onori di casa il sindaco Pierluigi Maravalle e il presidente della società sportiva, Andrea Basili. Coordinatore dell’evento Luca Fattorini, che è un po’ la centralina elettronica del rinnovato sodalizio promosso, quest’anno, in seconda categoria. In platea, molti personaggi che hanno scritto la storia del calcio a Ficulle, altrettanti rappresentanti delle società comprensoriali in attività, gli addetti della stampa sportiva. Investigate le tante problematiche che stanno provocando una crisi d’identità e, in certa parte, di affezione dei più giovani, al gioco più amato dagli italiani. Negli stadi predomina la presenza di capelli grigi e la parte di giovani habitué delle tribune ha un approccio non sempre consono al fair play. I mezzi d’informazione e le TV, in particolare, amplificano, spesso con professionalità approssimativa, quegli aspetti che hanno poco a che vedere con il calcio giocato e altri che disegnano il mondo del pallone quale centro di scarsa moralità e del facile guadagno. Messaggi che da un lato incutono timore e dall'altro alimentano sogni di difficile realizzazione. Auspicati, il ritorno ai quattro calci sulla piazzetta, ad allenamenti più divertenti, ma, in un certo senso, un po’ più stressanti, nei quali il lavoro individuale abbia la precedenza, per i più piccoli, su quello di squadra. Gli organi preposti, settore giovanile e scolastico, lavorano per trovare la chiave che apra davvero le porte delle scuole al calcio. Dove tale disciplina, rispetto ad altre, non gode la considerazione che sarebbe indispensabile. Bisogna entrare nel cuore di docenti, dirigenti scolastici, genitori, portando un messaggio nuovo che abbia basi solide e applicazione praticabile. La federazione si sta muovendo in questa direzione. Chiedere la collaborazione delle società, nelle quali, di frequente, si preferisce muoversi con atteggiamenti unilaterali che tengono in poca considerazione le direttive federali, a dispetto di un’auspicabile omogeneizzazione. Una condotta che finisce per nuocere a tutto il movimento. Conveniente, ispirarsi a modelli, già collaudati con successo, in altre nazioni europee.
A chiudere il pomeriggio, la consegna di riconoscimenti ai presidenti succedutisi alla massima carica dalla fondazione ad oggi. Targhe ricordo a Giuseppe Mariani, che ha, per il pallone, una passione almeno pari a quella per i codici e Giulio Graziani, oggi presidente onorario, dalla fondazione nei ruoli della società sportiva







