Narnese, Pasquale Cunzi: "Mi manda Grigioni..."

ECCELLENZA UMBRIA Direttamente dal sito ufficiale della Narnese Calcio riportiamo l'interessante rubrica "Le sei domande del mercoledì". Questa volta l'intervistato è il portiere rossoblù Pasquale Cunzi. Ecco il testo integrale:
1) Un passato calcistico importante, Ternana, Campobasso, Riccione, poi Deruta, Amerina e ora la Narnese, con esordio in B, presenze in C con le “Fere” e un’ottantina in D. Tutto ciò nonostante tu compia a fine ottobre solo 29 anni: soddisfatto o poteva andare meglio? Cosa ti è mancato e quanto in negativo per la tua carriera sta pesando la regola degli under obbligatori, visto che molti allenatori preferiscono (e in futuro credo sarà ancor più di moda visto l’esempio di Donnarumma a 16 anni in nazionale) occupare con il baby la casella del portiere?
"Sicuramente sono stato più fortunato di tanti altri miei coetanei di aver calcato i campi di calcio professionistici, ma sicuramente poteva andare meglio perché alla fine non penso di aver sfigurato quando ho giocato,probabilmente mi è mancata la fortuna e forse la società poteva credere di più in me. La regola degli under? Sicuramente è molto penalizzante perché si preferisce mettere i giovani in porta anche se poi, spesso, bisogna modificare a campionato in corso perché comunque i giovani piuùbravi e di prospettiva giocano in altre categorie o competizioni sono pochi quelli che giocano in eccellenza".
2) Non so sei a conoscenza di una curiosità: i preparatori dei portieri di Roma e Lazio, rispettivamente Guido Nanni e Adalberto Grigioni, sono ex portieri di Narnese ed Elettrocarbonium Narni e quindi hanno respirato come te oggi l’odore del S.Girolamo. Hai un bel rapporto di amicizia con Grigioni vero?
"Ignoravo la particolarità di Nanni e Grigioni,curioso e interessante. Adalberto Grigioni posso chiamarlo papà perché comunque gli devo tutto, è stato il mio maestro e posso solo che ringraziarlo, tuttora lo sento e mi tratta come uno di famiglia nonostante tutti i pensieri che ha".
3) Altra amicizia illustre è quella con Antonio Candreva, a 30 anni (tardi?) nell’elite del calcio europeo.
"Con Antonio abbiamo passato degli anni bellissimi facendo il settore giovanile insieme alla Ternana, ora sta dimostrando tutto il suo valore a livello internazionale e non posso che augurargli il meglio".

4) Da Pompei a Terni a tredici anni, è stata dura?
"Sono solo nato a Pompei, vivevo in un piccolo paesino in provincia di Napoli che si chiama Pollena Trocchia e sicuramente non è stato semplice venire in una città totalmente sconosciuta per me con uno stile di vita totalmente diverso da quello di Napoli".
5) Cosa sapevi della Narnese e di Narni fino all’aprile corso? E ora che ci sei dentro, cosa ne pensi e cosa ti ha sorpreso?
"Vivendo ormai da tanto tempo a Terni conoscevo Narni e la Narnese anche perché ci avevo giocato contro qualche volta ma ora che ci sono dentro ho trovato una grandissima organizzazione e persone tutte preparate".
6) Mister Marco Sabatini, nonostante un avvio difficile, punta al secondo posto, cosa ne pensi? C’è un giocatore che non conoscevi e che stai apprezzando particolarmente?
"Credo si abbiano le “carte” per puntare sempre al massimo volando però sempre bassi, prima raggiungendo i punti necessari per salvarci e solo poi guardare piu’ in alto possibile. Bene o male conoscevo tutti i miei compagni di squadra che ritengo siano tutti bravi e con grosse qualità umane, un fattore questo che è difficile trovare in tutti gli spogliatoi. Ho legato con tutti ma soprattutto con Quondam, Raggi e il mio grandissimo amico Cavalieri".

Di Fabrizio Chiani, Ufficio Stampa ASD Narnese

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